Auto: Polstrada, in Calabria aumentano truffe immatricolazioni estero

Catanzaro  – Nel secondo semestre del 2018 e nel primo semestre del 2019, l’attività investigativa della Polizia stradale della Calabria ha portato alla verifica di mille fascicoli per l’immatricolazione di veicoli provenienti dall’estero, con il sequestro di decine di veicoli tra riciclati e oggetto di appropriazione indebita all’estero, consentendo anche di individuate numerose pratiche di nazionalizzazione viziate da falsità.
Gli accertamenti rientrano nell’ambito delle indagini relative alla clonazione dei dati identificativi e all’alterazione dei documenti di circolazione che consentono alle organizzazioni criminali la reimmissione sul mercato di veicoli di provenienza illecita perché provento di furto o anche di appropriazione indebita. Negli ultimi anni sono moltissime le pratiche al vaglio degli investigatori dalle quali stanno emergendo tecniche utilizzate dalle organizzazioni criminali per truffare acquirenti e mercato. Ogni anomalia riguardante i dati identificativi viene sottoposta al vaglio di personale esperto per ulteriori accertamenti tecnici sul veicolo, che con assoluta certezza riconducono alla sua reale identità. Nel 2017 di tutti i veicoli di provenienza estera immatricolati in Italia, il 44% proveniva dalla Germania, il 20% dalla Spagna e circa il 10% dalla Francia. I tre paesi insieme rappresentavano il 74% delle pratiche di nazionalizzazione richieste in Italia. Nel 2018 invece il 43% proviene dalla Germania, il 27% dalla Spagna, il 10% dalla Francia incrementando la soglia delle immatricolazioni estere sino ad arrivare all’81%. Per quanto riguarda il territorio calabrese, dal 2017 al primo semestre 2018 le Squadre di Polizia giudiziaria hanno globalmente sottoposto a controllo 632 fascicoli per l’immatricolazione di veicoli provenienti dall’estero, riscontrando su diciassette di esse violazioni pertinenti l’evasione d’Iva, con il sequestro di un veicolo e la denuncia di una persona.