Riunione congiunta Camere Commercio per dire no all’accorpamento

Catanzaro – I Presidenti delle Camere di Commercio di Catanzaro, Crotonee Vibo Valentia -rispettivamente Daniele Rossi, Alfio Pugliese, Sebastiano Caffo- hanno indetto una riunione congiunta, aperta, dei Consigli Cameraliper giorno 5.08.2019 alle ore 10:30,nella sala del consiglio della Provincia di Catanzaro, sita in Catanzaro, Piazza Luigi Rossi, 1.Oggetto dell’incontro è una riflessione comune sugli effetti della riforma camerale introdotta dal D.lgs 219/2016 e dai successivi decreti di razionalizzazione e accorpamento e sulle conseguenze che il processo di accorpamento avrà sull’autonomia funzionale delle Camere di Commercio interessate.
“Tutte le Camere di Commercio, grandi o piccole che siano, hanno pari dignità e quindi il diritto/dovere di esistere in autonomia” affermano congiuntamente i Presidenti Rossi, Pugliese e Caffo che aggiungono ”l’accorpamento prospettato, lungi dal determinare riduzione di costi e maggiore efficienza, rischia di vanificare quanto di buono il sistema camerale restituisce, in termini di servizi e assistenza, a ciascun territorio, ancora oggi condizionato da una difficile logistica e da un livello di digitalizzazione delle imprese assolutamente insufficiente.Appare più logico –concludono – attivare forme di collaborazione per la realizzazione di servizi congiunti in Convenzione e valorizzare il ruolo di coordinamento dell’Unione regionale soprattutto per le azioni strategiche di più ampio respiro”.
In sostanza, le Camere di Commercio calabresi interessate dalla riforma di accorpamento chiedono che sia posta attenzione sulle conseguenze dannose che tale processo riverserebbe sui territori e sul loro tessuto economico- produttivo, nonché sulle ripercussioni negative nei confronti delle imprese,delle associazioni di categoria e di tutte le istituzioni legate al sistema camerale al fine di salvaguardare lostesso sistema, attualmente un modello di efficienza della pubblica amministrazione.
All’incontro sono stati invitati, per una partecipazione attiva, rappresentanti istituzionali, politici, associazioni di categoria, ordini professionali, organizzazioni sindacali dell’area centrale della Calabria.