Doppio appuntamento sulla questione Meridionale a Bruxelles

Catanzaro – La questione Meridionale è stata al centro di un doppio appuntamento, organizzato da Rosella Cerra e Cinzia Lamberti con Pino Aprile, fondatore del progetto “Il Popolo delle Formiche ed i nuovi Mirmidoni”, alla presenza della europarlamentare del Movimento 5 Stelle Rosa D’Amato, ed ha avuto lo scopo di portare la Questione Meridionale a Bruxelles alla luce delle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte rese all’incontro del 2 agosto con la nuova Commissaria Europea Ursula Van derLayer in visita a Palazzo Chigi affermando che “Per noi è importante dosare le politiche per la crescita in modo differente tenendo conto anche delle aree più disagiate e tra queste sicuramente c’è il nostro Mezzogiorno. Occorre un rilancio per il Sud e vogliamo il pieno sostegno dell’Europa”. Dichiarazioni rese all’indomani degli incontri avvenuti in Calabria, a Villa Caristo e Pazzano, il 27 e 29 luglio, con al centro la Nuova Questione Meridionale da portare a Bruxelles, collegata alla autonomia differenziata.
Nel corso della due giorni il giornalista Pino Aprile ha chiarito che: “Abbiamo lanciato un appello prima delle elezioni [europee] ai candidati per chiedere che si impegnassero per fare, se eletti, una richiesta della costituzione di una Commissione d’Inchiesta Parlamentare Europea sulle ragioni e soprattutto sulla persistenza della Questione Meridionale, ovvero della povertà del Sud di infrastrutture, di possibilità di lavoro, poiché è vero che l’imprenditoria, in assenza di strade, autostrade, aeroporti, fatica a nascere e poi quel ritardo viene attribuito a chi ne è vittima, come se fosse il colpevole. (…) Il Mezzogiorno d’Italia oggi è la più ampia area geografica dell’Europa che non ha infrastrutture di livello europeo”. Precisa che sono sempre di più i movimenti, le associazioni, ma anche pezzi della politica che si stanno “raccogliendo attorno a questa proposta perché il Parlamento Europeo faccia una sua indagine su questo e chieda all’Italia come questo possa essere ancora possibile dopo un secolo e mezzo” [dall’unità d’Italia].

Rosa D’Amato, europarlamentare al secondo mandato del M5S presente a tutti e due gli incontri, ha dichiarato da parte sua: “L’obbiettivo è di riuscire a portare l’Europa più vicina ai nostri territori e soprattutto le opportunità che questa Europa dà. In questo caso della Questione Meridionale noi abbiamo l’intenzione di alzare l’attenzione delle problematiche del Sud di cui l’Europa è già attenzionata perché i fondi europei sono ad esempio dati in percentuale maggiore alle regioni cosidette meno sviluppate. Tutto il Mezzogiorno lo è. (…) Bisogna capire però le motivazioni politiche e sociali e quindi riuscire a portare a Bruxelles l’attenzione di tutti gli stati membri che sono ben 28. (…) Nascerà un comitato per creare la Commissione d’inchiesta al Parlamento Europeo che necessita di una rete per mettere insieme 188 parlamentari europei che richiederanno questa attenzione per il Sud Italia. Faremo rete con tutte le regioni meno sviluppate d’Europa con più parlamentari e più forze politiche”.
Dagli incontri in Calabria, ai quali hanno dato il loro contributo oltre Pino Aprile e Rosa d’Amato anche il Prof. di Economia Politica Università Magna Grecia di Cz Vittorio Daniele, gli scrittori Alfredo Fulco e Santo Gioffrè, l’Architetto Arrigo Lagazzo, i sindaci di Stignano Pino Trono e di Pazzano Sandro Taverniti, l’assessore regionale al lavoro Angela Robbe, i giornalisti Michele Albanese e Giorgio Metastasio, e l’esperto di archeologia industriale Danilo Franco, è emerso un altro obiettivo e cioè che venga istituita proprio in Calabria un’ agenzia LLP (Life long learning programme) al fine di garantire gli scambi culturali tra i decisori europei che sia legata, anche attraverso protocolli d’intesa con le diverse associazioni ed istituzioni, alla valorizzazione dell’Ecomuseo delle Ferriere dell’ex regio demanio di Stilo con l’auspicio che presto anche questo diventi realtà.