Caccia: bracconieri denunciati nel Catanzarese, sequestrate armi

Catanzaro – Armi, munizioni e richiami vietati sono stati sequestrati nel corso di due distinte operazioni portate a termine nei comuni di Soveria Mannelli e di Lamezia Terme dalle stazioni Carabinieri forestale di Serrastretta e di Lamezia Terme. Le verifiche hanno permesso di accertare che diversi soggetti esercitavano l’attività venatoria e con l’ausilio di richiami acustici vietati. In particolare, nella prima operazione, i militari hanno rilevato che un soggetto, residente in provincia di Reggio Calabria, avrebbe esercitato la caccia nel comune di Lamezia Terme, in località Ginepri, con l’ausilio di un richiamo acustico elettromagnetico vietato. Nel comune di Soveria Mannelli, in località Cupa Sottana, invece, i militari hanno individuato altri due bracconieri appostati in un terreno aperto, in postazioni create appositamente per la caccia del tordo boccaccio e del tordo sassello durante la migrazione dai paesi freddi con l’ausilio di richiami acustici elettromagnetici vietati. I carabinieri seguendo le tracce acustiche e gli spari hanno intravisto i due cacciatori scappare nella boscaglia con i fucili e i cani incuranti dall’alt dei militari, lasciando sul luogo del reato tantissime cartucce di vario calibro e due richiami acustici in funzione e altro materiale e attrezzature utilizzate per la caccia. Sono in corso le indagini per individuare i bracconieri. Con il prosieguo delle attività è stata anche individuata un’autovettura incustodita e aperta parcheggiata nella boscaglia con all’interno, totalmente privo di alcuna custodia, uno zainetto contenente cartucce di varia tipologia e calibro utilizzate per l’attività venatoria. Al termine delle attività sono stati denunciati due cacciatori residenti in provincia di Reggio Calabria, con il sequestro di 1 fucile, più di 350 munizioni, oltre ai 3 richiami vietati e agli altri mezzi utilizzati per l’esercizio dell’attività venatoria.