‘Ndrangheta: procuratore antimafia, associazione non è più frammentata

Cafiero De Raho

Torino – “Il concetto di una ‘ndrangheta frammentata è superato, l’associazione tende sempre più ad aggregarsi muovendosi con padrini e capi società che operano sul territorio globale”. Così il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, dopo gli arresti di stamattina che hanno colpito esponenti della ‘ndrangheta attivi nel nord Italia. “L’attività criminale delle locali di Volpiano e San Giusto Canavese – ha aggiunto il magistrato – dimostra quanto sia pervasiva e pericolosa questa organizzazione che, nonostante i provvedimenti giudiziari, continua a operare e allargare le proprie capacità sul territorio non solo piemontese. Vi è un asse che lega la ‘ndrangheta del centro e del nord Italia con i luoghi di origine in Calabria, senza dimenticare il traffico internazionale di stupefacenti, con rotte che sono la Spagna da un lato e dall’altra i porti del nord Europa, come Anversa e Amsterdam, dove l’associazione ha delle vere e proprie basi. Si muovono come una holding che ha riferimenti ovunque”.

 

’Ndrangheta: pg Torino, errore non legare premi a collaborazione

Torino- “Il mafioso non cessa mai di essere tale se non nel momento in cui inizia a collaborare. Per questo motivo, non legare i premi, che sono l’unico incentivo, alla collaborazione è profondamente sbagliato”. Lo ha detto il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, dopo gli arresti di alcuni esponenti della ’ndrangheta attivi nel nord Italia, riferendosi alla polemica sull’ergastolo ostativo.     “Queste persone – ha aggiunto Saluzzo – riprendono l’attività mafiosa non appena riacquistano la possibilità di agire sul territorio, dopo rilasci e scarcerazioni la ripresa è immediata”.
Nell’operazione di stamattina è stato accertato che Antonio Agresta, padrino della ’ndrangheta attualmente recluso a Torino, dal carcere continuava a comunicare mediante ‘pizzini’ con il resto dell’associazione.