Comunali: Calabria; voto in 7 Comuni commissariati, eletti 4 sindaci

Catanzaro – Quattro comuni hanno un nuovo sindaco e altri tre dovranno tornare alle urne. E’ questo il dato delle elezioni amministrative che si sono tenute ieri nei sette comuni calabresi che erano stati sciolti per infiltrazioni mafiose e nei quali è ancora in corso lo spoglio delle schede. A Lamezia Terme, il comune più popoloso tra quelli tornati al voto dove l’affluenza si è attestata sul 54,9 per cento, al momento sono state scrutinate solo 13 sezioni su 78 che assegnano un 35,95 per cento all’ex sindaco Paolo Mascaro sostenuto da due liste civiche, seguito dal Ruggero Pegna, candidato del centrodestra ma senza la Lega, con il 26,96 per cento e da Eugenio Guarascio, proprietario del Cosenza Calcio, candidato del centrosinistra, con il 18,85 per cento. Si profila dunque un ballottaggio tra Mascaro e chi tra Pegna e Guarascio otterrà il secondo piazzamento.
A Cassano Jonio, dove ha votato il 59,1 per cento degli aventi diritto, al momento sono state scrutinate 18 sezioni su 21 ma è ormai certa l’elezione di Gianni Papasso, sostenuto da tre liste civiche, che ha ottenuto il 53% contro il 43% di Francesco Lombardi, che contava a sua volta su quattro liste civiche.
Si andrà al ballottaggio anche a Isola Capo Rizzuto, affluenza del 66,2 per cento, dove Maria Grazia Vittimberga, candidata dal centrosinistra, in 14 sezioni su 15 ha ottenuto il 43% dei voti contro il 34,5 di Maurizio Piscitelli, sostenuto dal centrodestra senza Lega. A Marina di Gioiosa Ionica il nuovo sindaco è Giuseppe Femia, alla guida di una lista civica, che ha ottenuto il 70,26 per cento dei voti. A Cropani, al termine di un testa a testa con Luigi Le Pera, è stato eletto sindaco Raffaele Mercurio con il 50,10 per cento mentre a Petronà guiderà il comune Vincenzo Bianco che ha ottenuto il 58,98 per cento dei consensi. Niente da fare a Brancaleone dove saranno ancora i commissari a guidare il Comune: l’unico candidato in corsa era Silvestro Garofalo, ma la sua lista non ha ottenuto il quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto.