Maltrattamenti in famiglia: 3 ordinanze restrittive a Lamezia Terme

Lamezia Terme – Gli agenti del commissariato di Polizia di Lamezia Terme hanno eseguito tre ordinanze cautelari a carico di altrettante persone accusate di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Si tratta di tre casi diversi accomunati degli stessi reati. Le indagini condotte dal personale del Commissariato, utilizzando anche appostamenti e video prelevati da impianti di videosorveglianza, hanno fornito ai Giudici del Tribunale lametino il quadro indiziario e i riscontri della gravità dei fatti commessi dagli indagati ai danni delle rispettive compagne e familiari. Nei loro confronti la magistratura ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalle vittime e dai familiari e di mantenere una distanza non inferiore a 200 metri nell’eventualità di incontro occasionale, con il divieto di comunicare attraverso qualsiasi mezzo o interposta persona con loro.
Un uomo di 38 anni, si è reso responsabile per circa tre anni di condotte lesive a danno della sua compagna . Una convivenza caratterizzata da continue scenate di gelosia morbosa e possessiva che, l’estate scorsa si è manifestata con maggiore frequenza, tanto che la donna ha deciso di interrompere definitivamente la relazione sentimentale. L’uomo molestava la donna inviandole messaggi di testo e vocali ossessivi, di giorno e di notte e spesso dal contenuto molesto ed ingiurioso, presentandosi sovente sotto casa e nei pressi del luogo di lavoro della vittima, pedinandola ed arrivando anche ad inseguirla e speronarla con la sua automobile. Spesso si appostava di nascosto sotto casa per apparire improvvisamente e reiterare una scenata di gelosia. Anche nel secondo caso, le indagini del personale del commissariato lametino, hanno fornito riscontri ai già gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo 37 anni, che per circa tre mesi ha maltrattato la compagna contatti di vessazione fisica e morale, minacce e molestie, alcuni commessi in presenza dei figli minori.

 

La gelosia dell’uomo si è manifestata improvvisamente in settembre: andava in escandescenza quando la compagna usava iltelefono fino ad arrivare a sottrarle e rompere il cellulare in presenza di un parente della donna che, intimorita, ha sporto denuncia. L’uomo, dopo aver lasciato la casa familiare ha intensificato le condotte persecutorie mimnacciandola di sottrarle i figli e di dar fuoco alla sua autovettura, fino a arrivare ad aggredirla causandole. Una serie infinita di gravi episodi, scaturiti persino nel sabotare il veicolo della donna, altre aggressioni fisiche e continue telefonate persecutorie e intimidatorie, anche quando la donna, temendo per la propria incolumità e dei figli, si è trasferita nella casa dei genitori. E, nonostante le numerose querele, l’uomo non ha desistito dalla sua condotta persecutoria ed oppressiva, aggravata dal perpetrarla anche in presenza dei due figli.
Analogo il caso di un 50enne allontanatosi spontaneamente dalla casa della sua compagna dopo una convivenza di circa dieci anni. Alla nascita della loro bambina il loro rapporto era degenerato e nel tempo era divenuto insostenibile per il comportamento autoritario e prevaricatore dell’uomoche continuava a frequentare quella casa, cosa che la donna gli permetteva per facilitare i rapporti con la bambina, ma anche in queste occasioni l’uomo maltrattava la sua compagna e i suoi figli minorenni (avuti dalla donna in una precedente relazione), alla presenza della loro bimba. Comportamenti che si sono ripetuti per quasi due anni e in due casi con violenza tale da causare gravi lesioni alla vittima. Dopo aver tollerato per anni soprusi, vessazioni e violenze morali e fisiche, temendo per la propria l’incolumità, quella della bambina e degli altri due figli, la donna ,nel mese di ottobre, ha denunciato tutto alla Polizia.

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