Danza sportiva: frode in gare, 8 indagati fra giudici e istruttori

Rimini – Frode in competizioni sportive in concorso nel mondo della danza professionistica: con questa accusa i carabinieri hanno indagato otto persone tra giudici federali, direttori di gara e istruttori della Federazione italiana danza sportiva di cui sette hanno ricevuto provvedimenti cautelari interdittivi o coercitivi.
Le indagini hanno riguardato le province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Terni, Reggio Calabria, Matera, Bari e Rimini. Ulteriori dettagli saranno resi noti alle ore 11 in una conferenza stampa convocata nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Rimini.

Secondo quanto emerso nelle indagini dei carabinieri, era uno degli istruttori Fids a coordinare le segnalazioni dei partecipanti a gare di danza sportiva da favorire. Una volta ricevute, le comunicava ai direttori di gara e giudici o ad altri personaggi che avrebbero fatto poi da tramite con le giurie.
Su decisione del gip del tribunale di Rimini, l’istruttore e due giudici federali Fids non potranno esercitare professioni o rivestire incarichi in società sportive per i prossimi sei mesi, mentre un direttore di gara Fids e altri tre istruttori avranno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’ottavo indagato è un dirigente centrale della Federazione italiana danza sportiva, accusato del reato di omessa denuncia per la mancata segnalazione degli illeciti sportivi all’autorità giudiziaria.
I fatti contestati si riferiscono al 2018, durante la kermesse ‘Sportdance’ nei padiglioni della fiera di Rimini. Da quanto emerso finora, non c’era un movente economico nel favorire uno o l’altro atleta, ma solo una sorta di competizione tra scuole di ballo.