Rimborsopoli: legali, si va definendo estraneità Guccione

Cosenza – “Si va ormai definendo la posizione dell’onorevole Carlo Guccione nell’ambito del procedimento istruito dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nella direzione di una totale estraneità ai fatti contestati relativi a rimborsi non dovuti in relazione all’attività svolta come consigliere regionale della Calabria”. Lo ​sostengono i legali dell’esponente politico, avvocati Paolo Greco e  Gianlcuca Acciardi.
Guccione, ricordano gli avvocati, “era stato destinatario, tra gli altri, di un provvedimento di sequestro preventivo di somme, parti delle quali erano state poi restituite al consigliere regionale calabrese già nel luglio del 2015 dal Tribunale del Riesame misure reali di Reggio Calabria, in seguito alla richiesta di dissequestro avanzata nella relativa udienza di trattazione dagli avvocati cosentini Luca Acciardi e Paolo Greco che sin da subito avevano evidenziato l’assoluta mancanza di elementi idonei a riscontrare l’ipotesi accusatoria anche attraverso produzione documentale atta a sconfessare quanto contestato al Consigliere regionale. Tesi difensive ancora una volta accolte da diversi Giudici chiamati a comporre il collegio del Tribunale di Reggio Calabria dinanzi al quale si sta celebrando il processo cd. Rimborsopoli. I giudici impegnati nel dibattimento – si fa rilevare – in seguito all’escussione del teste della Procura Luogotenente Fiermonte della Guardia di Finanza, incaricato dal P.M. titolare di espletare le indagini , hanno accolto la richiesta avanzata della difesa di Guccione di dissequestro delle rimanenti somme equivalenti al denaro che l’Ufficio di Procura di Reggio Calabria ha sostenuto essere state percepite da Carlo Guccione indebitamente nella qualità di Consigliere Regionale e come appartenente al gruppo consiliare presso la Regione Calabria denominato Partito Democratico”.

Il Tribunale Reggino, viene poi ricordato, “con ordinanza notificata giorno 3 dicembre scorso, ha ordinato il dissequestro e la restituzione a Carlo Guccione di 13.377,89 avendo “rilevato che, tuttavia, il teste Fiermonte, nel corso della sua deposizione testimoniale resa all’udienza del 30 Maggio 2019, ha riferito, in linea con quanto sostenuto dalla Difesa nella richiesta formulata in via subordinata, che dei complessivi 51.039,77 euro ottenuti a titolo di rimborso soltanto 255,00 euro risultavano “non conferenti” …”. È evidente – scrivono gli avvocati – in considerazione dei provvedimenti di dissequestro parziale adottati prima dal Tribunale del riesame misure reali e poi dal Tribunale in composizione collegiale di Reggio Calabria – che assolutamente ridimensionata è l’ipotesi accusatoria sulla base della quale, sin troppo frettolosamente, il presidente della Regione Mario Gerardo Oliverio aveva proceduto ad un rimpasto della Giunta regionale togliendo all’On.le Carlo Guccione le deleghe dell’Assessorato al Lavoro della Regione Calabria nonostante l’allora assessore avesse, nel ribadire comunque la sua fiducia nella giustizia, con vigore sostenuto la totale estraneità ai fatti a lui contestati. V’è di più. Il testimone della pubblica accusa, rispondendo alla specifica domanda del pubblico ministero se le spese non documentate si riferissero ad attività istituzionale, ha affermato che nessun accertamento è stato svolto. A tal proposito la difesa di Carlo Guccione ha già preannunciato che provvederà a produrre al Tribunale di Reggio Calabria la documentazione che ha giustificato il rimborso di tale spesa (solo 255 euro). Gli avvocati – si legge nella nota – sono infatti determinati a porre fine ad una vicenda giudiziaria dal quale sono scaturiti per l’On.le Carlo Guccione solo positivi provvedimenti giurisdizionali. Provvedimenti quelli sopra richiamati che restituiscono la giusta dignità al consigliere regionale in quota PD che paziente e fiducioso ha atteso di chiarire la sua posizione difendendosi nel processo e non trascurando al contempo di occuparsi quotidianamente dei problemi della Regione Calabria memore – si legge infine – dell’ampio consenso conseguito alle elezioni regionali del 2014 che lo hanno visto essere il candidato più votato”.