Solidarietà: Cosenza,padre Fedele raccoglie fondi per bisognosi
Cosenza – Di nuovo in campo, a Cosenza, Padre Fedele Bisceglia, che ogni giorno è sull’isola pedonale di corso Mazzini, per una raccolta di fondi volta ad aiutare i bisognosi cosentini. “Sto distribuendo un bigliettino in cui spiego quello che abbiamo fatto nella foresta di Ambositra, in Madagascar, dove abbiamo inaugurato, a settembre, un poliambulatorio realizzato con i soldi dei generosi contribuenti – dice Padre Fedele all’AGI – che hanno dato fiducia al Paradiso dei Poveri e a me, e che sanno che le mie mani restano sempre vuote: tutto ciò che arriva viene donato a chi ha bisogno. Ricordatevi che il Natale sarà buono se penseremo ai poveri, anche solo donando un piatto di spaghetti – dice il religioso – e soprattutto pensando ai bimbi soli e a quelli disabili, di cui da 50 anni mi faccio portavoce. C’era una mia zia, Mirella, che ad ogni Natale – raccolta Padre Fedele – metteva una mia foto sulla tavola e chi non ci metteva su qualche soldo non mangiava! Se tutti facessero così, se tutti raccogliessero qualcosa tra parenti e amici, quante cose che si potrebbero fare per chi ha bisogno!”. “Vi lascio i miei auguri – conclude il religioso – e facciamo che tutti abbiano un pane da mangiare!”.
Cosenza – Di nuovo in campo, a Cosenza, Padre Fedele Bisceglia, che ogni giorno è sull’isola pedonale di corso Mazzini, per una raccolta di fondi volta ad aiutare i bisognosi cosentini. “Sto distribuendo un bigliettino in cui spiego quello che abbiamo fatto nella foresta di Ambositra, in Madagascar, dove abbiamo inaugurato, a settembre, un poliambulatorio realizzato con i soldi dei generosi contribuenti – dice Padre Fedele all’AGI – che hanno dato fiducia al Paradiso dei Poveri e a me, e che sanno che le mie mani restano sempre vuote: tutto ciò che arriva viene donato a chi ha bisogno. Ricordatevi che il Natale sarà buono se penseremo ai poveri, anche solo donando un piatto di spaghetti – dice il religioso – e soprattutto pensando ai bimbi soli e a quelli disabili, di cui da 50 anni mi faccio portavoce. C’era una mia zia, Mirella, che ad ogni Natale – raccolta Padre Fedele – metteva una mia foto sulla tavola e chi non ci metteva su qualche soldo non mangiava! Se tutti facessero così, se tutti raccogliessero qualcosa tra parenti e amici, quante cose che si potrebbero fare per chi ha bisogno!”. “Vi lascio i miei auguri – conclude il religioso – e facciamo che tutti abbiano un pane da mangiare!”.
