Migranti: nel Cosentino barca a vela con a bordo 55 persone

Cosenza  – Un’imbarcazione a vela, intercettata ieri al largo dalle motovedette della Guardia di Finanza, è stata accompagnata nel porto di Corigliano Rossano (Cosenza). A bordo ci sono 55 migranti di nazionalità irachena e iraniana. Sul posto, oltre alle autorità portuali, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, la Croce rossa, i responsabili del Comune e diverse associazioni che si stanno occupando dello sbarco e dell’accoglienza dei migranti. Sulla barca, che si chiama “Amsterdam”, vi sono anche quattro donne e otto minori. Le loro condizioni di salute sono definite buone.

La barca a vela ha avuto un’avaria al motore che ha obbligato i finanzieri a organizzare una difficile operazione di rimorchio verso l’approdo più vicino. Il convoglio, formato da un pattugliatore veloce del Gan di Taranto e da due vedette del Roan di Vibo Valentia, si è diretto verso Corigliano Calabro arrivando nel porto alle 2 di stamane.
A terra gli scafisti sono stati posti in stato di fermo mentre i migranti, identificati, sono stati smistati nei vari centri di accoglienza per le operazioni del caso. Dalle prime informazioni, i migranti sarebbero stati imbarcati a Zante, in Grecia, dove erano stati precedentemente radunati dai trafficanti dopo un tragitto condotto prevalentemente via terra, mentre gli scafisti sarebbero invece giunti separatamente dalla Turchia.
Sono 17 gli scafisti fermati nell’anno in corso dalla Guardia di Finanza. Complessivamente sono 1509 i migranti giunti in Calabria, in leggera flessione rispetto ai 1937 stranieri sbarcati direttamente nel 2018.

 

Tre presunti scafisti ucraini, responsabili del trasporto di 55 migranti iracheni e pakistani su un’imbarcazione a vela intercettata in mare e condotta in porto a Corigliano Calabro, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza. Malgrado le pessime condizioni del mare sul versante jonico, nella prima mattinata di ieri, due unità navali della Guardia di Finanza, si sono dirette verso l’imbarcazione sospetta, allo scopo di sorvegliare da lontano il natante e intercettarlo al momento dell’ingresso nelle acque territoriali.
Alle 16,30, l’imbarcazione sospetta, un monoalbero di una quindicina di metri, battente bandiera olandese, è stata fermata a 18 miglia marine ad est di Punta Alice, nelle acque territoriali del golfo di Taranto. Una pattuglia di militari è salita subito a bordo dell’imbarcazione per individuare gli scafisti, verificare le condizioni di salute dei migranti e assicurarsi delle capacità di galleggiamento e tenuta di mare della barca così da prevenire eventuali pericoli per le persone a bordo. Stipati nei pochi spazi disponibili, 55 migranti, (45 adulti maschi, 6 donne di cui una incinta e 6 minori di cui 2 non accompagnati tutti di origine mediorientale, di provenienza irachena e iraniana) e, all’esterno, al timone, tre cittadini ucraini, due uomini e una donna, sospetti scafisti. Le condizioni del mare hanno reso complessa la gestione dell’evento.