Chiesa: nuovo arcivescovo Crotone, consapevole delle difficoltà

Taranto – I presidenti delle giunte regionali di Calabria, Mario Oliverio, e di Puglia, Michele Emiliano, hanno assistito questa sera a Martina Franca, nel palasport, all’ordinazione episcopale di monsignor Angelo Panzetta, di Pulsano (Ta), nominato da Papa Francesco arcivescovo della diocesi di Crotone-Santa Severina. L’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, ha presieduto il rito religioso, presenti molti vescovi di Puglia e Calabria. “Sono felice – ha detto il nuovo arcivescovo di Crotone-Santa Severina – di essere stato chiamato al ministero episcopale in questa stagione della vita della Chiesa caratterizzata da tanta complessità ma anche da molte opportunità per chi vuole rendere testimonianza della speranza che è fiorita nella Pasqua di Cristo”.

“In questo momento, segnato da una grande intensità spirituale, sono onorato – ha detto Panzetta – di aver avuto al mio fianco tanti arcivescovi e vescovi che hanno preso parte a questa celebrazione, offrendo anche un segno pubblico e tangibile della fraternità episcopale”. “Avverto l’esigenza del cuore – ha proseguito il nuovo arcivescovo di Crotone-Santa Severina – di salutare con particolare affetto i miei confratelli vescovi della Conferenza Episcopale Calabra e dir loro che sento di essere entrato in una grande famiglia, nella quale sarò aiutato a essere all’altezza della responsabilità che mi è stata affidata. Intendo manifestare gratitudine anche a tutti vescovi di origine calabrese, pugliese o provenienti da altre regioni, che con generosità – ha sostenuto Panzetta – hanno accolto l’invito a partecipare a questo evento di grazia, nonostante le distanze impegnative percorse”. “Sono consapevole – ha proseguito il nuovo arcivescovo di Crotone – delle difficoltà che abbiamo di fronte ma sono certo di poter contare sulla collaborazione leale di un presbiterio consistente, generoso e qualificato e su un popolo che si caratterizza per quella bellezza spirituale che risiede in una vita nella fede, nella carità e nella speranza, nonostante le difficoltà sociali sembrino, talvolta, insormontabili”.

“La prima indicazione – ha detto nell’omelia l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro – è mettersi con il capo sul cuore di Gesù, mettersi in ascolto di quel cuore che ha tanto amato il mondo. Un cuore inquieto che veglia sempre”. “Ma la cosa che ti auguro caro vescovo Angelo – ha proseguito l’arcivescovo di Taranto – che tu possa come Giovanni, fin quando il Signore ti darà vita, ritemprarti alla gioia del primo incontro con il Signore, che ti ha chiamato da una famiglia di un nostro paese, la tua Pulsano, da una mamma casalinga e da un papà operaio dell’Italsider”. Rivolto poi alla chiesa di Calabria, l’arcivescovo di Taranto ha affermato: “Da oggi saremo ancora più uniti nella fede. Noi Chiese sorelle bagnate dal Mar Ionio, abbiamo ferite comuni – ha rilevato Santoro -,come comune è anche la fede inossidabile che contraddistingue le Chiese del Sud. Vi chiediamo di accogliere l’arcivescovo Angelo Raffaele con sentimenti di affetto, di fiducia e di gioia – ha concluso l’arcivescovo di Taranto rivolgendosi alla chiesa di Calabria -. Noi vogliamo bene a questo nostro figlio e fratello dal tratto amabile, uomo semplice, preparato e capace. Vogliategli bene anche voi”.