‘Ndrangheta: togati Area Csm, piano straordinario per Catanzaro

Roma – Un “piano straordinario” per gli uffici giudicanti di Catanzaro. E’ quello proposto dai togati del Csm del gruppo di Area democratica per la Giustizia, secondo i quali “l’imponente iniziativa giudiziaria intrapresa dalla Dda di Catanzaro impone una riflessione sullo stato degli uffici giudicanti di quella sede: il noto sottodimensionamento della pianta organica, le croniche scoperture, l’accentuato turn over rischiano di impedire un veloce ed efficace accertamento delle ipotesi accusatorie (nella diverse fasi prima cautelari e poi dibattimentali), frustrando sia le legittime aspettative di palingenesi che l’operazione Rinascita ha indotto nella popolazione onesta, sia le altrettanto legittime aspettative degli indagati di vedere esaminate in contraddittorio le accuse a loro mosse”. In una nota, quindi, i togati di AreaDg Giuseppe Cascini, Elisabetta Chinaglia, Alessandra Dal Moro, Mario Suriano e Giovanni Zaccaro, propongono un bando “per applicazioni extradistrettuali da celebrarsi in termini brevissimi e che attribuisca benefici straordinari al fine di consentire il reperimento della risorse umane per la composizione dei collegi per il riesame”, nonchè “un bando straordinario per la immediata copertura delle vacanze del tribunale (comprese quelle che si determineranno per effetto del prossimo ampliamento della pianta organica”. Inoltre, i 5 togati del gruppo dei magistrati progressisti sollecitano un “pronto rafforzamento della pianta organica del personale amministrativo affinché possa supportare la prevedibile maggiore massa di lavoro” e “la trattazione rapida e prioritaria della pratica relativa alla nomina del presidente del tribunale di Catanzaro”, già calendarizzata presso la Quinta Commissione di Palazzo dei Marescialli, competente sulle nomine ai vertici degli uffici giudiziari.