Rifiuti: Barbuto e Corrado (M5S), 15/1 Tar decide su discariche

Crotone – Il Tar della Calabria ha fissato per il 15 gennaio prossimo l’udienza per decidere in merito all’istanza di sospensione dell’ordinanza 246 del 7 settembre scorso adottata dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che autorizza la società Sovreco Spa a proseguire in via d’urgenza e senza soluzione di continuità nella coltivazione dell’attuale discarica per i rifiuti a Crotone non pericolosi nelle more dell’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio e comunque sino al 30 giugno 2020, ovvero sino al raggiungimento della volumetria di 120mila tonnellate di rifiuti conferiti. Ne danno notizia i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado, le quali avevano dato mandato negli scorsi mesi all’avvocato Luigi Morrone di Crotone perché si costituisse a loro nome, nel contenzioso promosso dall’Associazione Pro Papanice e pendente dinnanzi al giudice amministrativo di Catanzaro, chiedendo l’annullamento del provvedimento della Regione ritenuto “illegittimo, dannoso e lesivo della salute pubblica e dell’ambiente”.
In particolare, l’ordinanza “contingibile ed urgente” impugnata, per Barbuto e Corrado certifica “esclusivamente l’incapacità della Regione Calabria a gestire con mezzi ordinari il ciclo dei rifiuti” e “tale incapacità” deve “essere considerata, pertanto, il solo ed esclusivo presupposto che ha determinato l’adozione in 5 anni di ben 12 ordinanze dello stesso tipo ritenute, con tutta evidenza, uno strumento comodo e sbrigativo per evitare di assumersi le proprie responsabilità. Uno strumento, insomma, che ufficialmente dovrebbe tamponare una situazione di emergenza in tema di salute e ambiente ma che, nei fatti, ha tamponato fino all’ultimo la totale insipienza ed inadeguatezza degli amministratori regionali”. “Ciò che ferisce particolarmente è l’assoluta noncuranza dimostrata dal presidente della Regione per le legittime rimostranze delle comunità interessate come Papanice e Cutro, considerate solo un fastidioso ostacolo sulla trionfale via dell’ennesima ordinanza adottata, peraltro, senza audire gli organi dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone circa l’impatto dell’ampliamento sulla salute della popolazione locale di cui evidentemente non ritiene sia necessario occuparsi”.
Sempre i due parlamentari grillini avevano presentato un esposto e, lo scorso 30 settembre, una interrogazione alla Camera dei Deputati.