Lamezia: incontro formativo “Intervista con il territorio”

Roma – “Intervista con il territorio. Comunicazione sociale e panorama internazionale” è il titolo del corso per la formazione dei giornalisti organizzato dal Giornale Radio Sociale insieme all’agenzia Redattore Sociale, Forum del Terzo Settore e il sostegno della Fondazione con il Sud.
L’incontro si terrà a Lamezia Terme mercoledì 22 gennaio a partire dalle 9, presso la Sala Sintonia di Progetto Sud, in via Antonio Reillo 5 e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nelle regioni del Sud.
I corsi puntano a ragionare su come avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo attraverso il racconto del “territorio”, che è la parola chiave del progetto e che sarà declinata in tutti i seminari attraverso ciascuna delle sei redazioni del Giornale Radio Sociale (società, diritti, economia, cultura, internazionale, sport).
I territori diventano i luoghi in cui si concretizza l’accoglienza e l’integrazione delle persone migranti. Lontano dai riflettori, storie di persone, italiane e non, scrivono ogni giorno una narrazione diversa da quella che siamo abituati a sentire, fatta di grandi sforzi e difficoltà ma anche di passione, solidarietà e successi. Tutto si realizza grazie alle reti sociali: l’integrazione la fanno i singoli cittadini nel loro piccolo agire quotidiano, ma anche e soprattutto le realtà associative, ovvero cittadini auto-organizzati che si pongono come obiettivo quello di dare dignità, formazione, nuovi strumenti culturali ai migranti come base per una reale futura inclusione sociale, anche nell’ottica di una convivenza pacifica e serena con l’altro.
Come si raccontano le storie di integrazione? Quali errori non bisogna compiere quando si parla di migranti e di rifugiati? Come si racconta il territorio? Come si racconta il rapporto tra territorio e nuove persone che lo abitano? Come ci si difende dai racconti devianti riguardo all’immigrazione? La formula della “storia” è l’unico tipo di narrazione possibile?
Il corso vuole rispondere a questi quesiti e porne di nuovi grazie al contributo delle realtà sociali che sul territorio realizzano concretamente e quotidianamente pratiche di condivisione, di chi vive il territorio attraverso il racconto giornalistico di chi da anni ne racconta le criticità, e di chi conosce le dinamiche e i problemi che si trovano ad affrontare persone migranti.
Il programma dell’appuntamento, organizzato in collaborazione con Ordine dei Giornalisti della Calabria, vedrà la presenza di importanti operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit.
La prima sessione sarà presentata e coordinata da Stefano Caredda, direttore di Redattore Sociale e prevede gli interventi di Giuseppe Soluri, presidente Ordine dei Giornalisti della Calabria, Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione di Fondazione con il Sud e di Giovanni Pensabene, portavoce Forum Terzo Settore Calabria.
La seconda sessione sarà presentata e coordinata da Fabio Piccolino, responsabile della redazione internazionale del Giornale Radio Sociale e prevede gli interventi di Stefano Milani, Radio Articolo 1, che proverà a sfatare alcune delle fake news economiche che girano intorno a temi dell’immigrazione; Eleonora Camilli, Redattore Sociale, interverrà sui temi dell’accoglienza e del rapporto con il territorio, e sulle vie sicure come i corridoi umanitari; Maurizio Di Schino, TV2000, partirà da un racconto personale per ribaltare la prospettiva e ragionare sulla memoria collettiva.
Nella terza sessione, presentata e coordinata da Ivano Maiorella, direttore del Giornale Radio Sociale, spazio alle esperienze sul territorio con il racconto di Arianna Fortino di Auser Volontariato del Savuto e l’intervento di Don Giacomo Panizza, presidente e fondatore della Comunità Progetto Sud. Verrà, inoltre, proiettato il video “Riace”, di Laura Bonasera e Francesca Spanò, prodotto dalla Uisp.
Il corso dà diritto a 6 crediti formativi per i giornalisti ed è necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F. La partecipazione è gratuita