Regione: Biondo (Uil), manager capaci per le partecipate

Catanzaro  – “A chi si appresta a gestire la cosa pubblica calabrese chiediamo di prestare molta attenzione nell’individuazione dei manager che saranno chiamati a gestire le società partecipate regionali, individuandoli fra quei tanti professionisti qualificati e di specchiato valore etico di cui la Calabria è ricca”. Lo scrive Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria.
“Dentro la Sorical – spiega – le acque sono sempre più agitate. La situazione, purtroppo, si sta ulteriormente complicando e si sta ripercuotendo sulle maestranze che rischiano di vedere compromessa la propria continuità contributiva. Quanto sta accadendo in queste ultime ore in Sorical lo avevamo denunciato già mesi addietro. Il nostro allarme – dice – è stato inascoltato, così come nel vuoto sono cadute le nostre richieste per un pronto sviluppo della legge sul ciclo integrato delle acque”.

Purtroppo, però, dice Biondo, “quanto sta accadendo in Sorical non appare essere un caso isolato. Una crisi gestionale e finanziaria, infatti, sta mettendo a repentaglio il futuro occupazionale del Corap con riflessi pesanti sulla tenuta sociale di centinaia di famiglie calabresi. Tutto questo – afferma – è inaccettabile. Per questo al neo eletto Presidente della giunta regionale chiediamo di mettere fra le priorità dell’agenda politica ed amministrativa del nuovo governo regionale la tanto attesa riforma della partecipazione pubblica regionale. Al Presidente della giunta regionale, alla quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro, chiediamo – sostiene il sindacalista – di intervenire sui tempi di formazione ed insediamento della sua squadra di governo, la Calabria non può più perdere tempo, anche perché siamo fortemente preoccupati che situazioni di evidente difficoltà, come quella che stanno interessando Sorical e Corap, che sono in campanelli di allarme di una situazione esplosiva nell’abito della partecipazione pubblica calabrese. Le vicende Sorical e Corap – conclude – rappresentano la necessità di procedere rapidamente alla riforma della partecipazione pubblica in Calabria”.