“Capitano Ultimo”,dall’arresto di Riina alla Calabria

Catanzaro  – Cinquantanove anni il prossimo 21 febbraio, nato a Montevarchi (Ar), Sergio De Caprio, noto a tutti come “Capitano Ultimo, sarà il prossimo assessore all’Ambiente della Regione Calabria. La decisione è stata resa nota dal presidente Jole Santelli, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Roma alla presenza dello stesso ufficiale. La sua è una figura quasi mitica sul fronte della lotta alla criminalità. De Caprio è stato a capo dell’unità Crimor dei
Carabinieri ed è noto soprattutto per aver arrestato Totò Riina nel 1993. Tra i suoi incarichi, con il grado di colonnello, è stato vice comandante del comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma. E’ stato fondatore della casa famiglia “volontari capitano ultimo”, con l’impegno nel sociale che lo ha visto impegnato nel sostegno alle persone con disagio sociale. Tra le sue indagini, la prima grande inchiesta ha riguardato le infiltrazioni mafiose a Milano, con “Duomo connection”, coordinata dal pubblico ministero Ilda Boccassini. Ma a renderlo famoso fu l’arresto di Riina, boss di Cosa Nostra e capo dei “corleonesi” quando operò da capo del Crimor il 15 gennaio 1993. Sull’arresto del boss non mancarono polemiche. Sia durante il processo celebrato a Palermo nel 2006 in relazione ai fatti che portarono alla ritardata perquisizione del “covo” di Riina, sia più recentemente con le dichiarazioni di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino (condannato per mafia), sono emerse ricostruzioni alternative e mai provate sulla cattura del “capo dei capi” come quella che vorrebbe un Riina consegnato ai Carabinieri da Bernardo Provenzano. De Caprio venne anche accusato (e poi assolto) della ritardata perquisizione a casa di Riina. L’esito del processo fugò ogni dubbio sull’operato dell’ufficiale.
Dopo l’esperienza al Ros, De Caprio entrò in conflitto con i vertici dell’Arma e chiese di essere trasferito al Nucleo operativo ecologico dove portò a termine diverse indagini sulla tutela dell’ambiente. Molti collaboratori di giustizia hanno poi raccontato di progetti per uccidere il “Capitano Ultimo”, finito sotto scorta. Dopo una serie di decisioni controverse, all’ufficiale è stata riassegnata la scorta pochi giorni fa, dopo una sospensione decisa dal Consiglio di Stato in attesa della discussione collegiale. In una miniserie televisiva, il “Capitano Ultimo” è stato interpretato da Raoul Bova.