Sanità: Fp Cgil, continua martirio Asp Cosenza

Cosenza  – “Le dimissioni della Commissaria Straordinaria dell’Asp di Cosenza Daniela Saitta sono l’ennesimo, bruciante colpo alla credibilità di un’azienda che, solo in questi ultimi dodici mesi, ha dovuto subire almeno 7/8 cambi al vertice. Ormai non se ne può più”. Lo si legge in un comunicato della Fp Cgil.
“La sanità pubblica della più grande provincia calabrese – è scritto – non deve ulteriormente essere mortificata e privata di una guida vera, forte, autorevole, che sappia confrontarsi con le parti sociali e che abbia il coraggio di assumersi le responsabilità derivanti dal proprio ruolo. Se ce ne fosse stato di ulteriore bisogno, queste dimissioni – scrive il sindacato – sono la prova di ciò che la Fp CgiL sta dicendo da mesi, e cioè che il cosiddetto “decreto Calabria” non solo non ha risolto alcun problema per la Sanità calabrese, ma ha finito con il penalizzarla, poiché l’ha ulteriormente imbrigliata e ingessata, rinviando addirittura le nomine commissariali aziendali a un farraginoso procedimento di rimpallo tra Ministero competente, Regione Calabria e commissario regionale ad acta. Troppi i problemi che questa ASP non riesce più ad affrontare, da mesi: carenze di personale, organizzazione degli uffici, fabbisogno, riqualificazione dei dipendenti, precariato, contrattazione decentrata; ma anche erogazione dei servizi, offerta sanitaria, mantenimento dei livelli essenziali di assistenza”.

Per affrontare tutti questi argomenti, scrive la Cgil, “c’è bisogno di un confronto serio, aperto, responsabile, con le parti sociali; e c’è bisogno che l’Assemblea dei Sindaci riprenda il suo cammino di elaborazione e di programmazione sanitaria territoriale. Sono le stesse cose che la Fp Cgil a tutti i livelli – continua la nota – sta chiedendo da mesi, non riuscendo però ad intraprendere una interlocuzione seria e continuativa, poiché da un anno manca, di fatto, il massimo rappresentante istituzionale dell’ASP. Viviamo, nella Sanità pubblica cosentina, una sorta di anarchia che ha mandato in frantumi non solo la programmazione sanitaria, ma finanche la gestione ordinaria, che arranca fra la mancanza di strategie e la buona volontà dei tanti Dipendenti che nonostante tutto continuano a fare il loro dovere. Un martirio senza fine, che la Fp Cgil – è scritto infine – vuole combattere, per riportare l’Asp di Cosenza ad occupare un ruolo fondamentale nel contesto regionale e nazionale, e per tornare a un confronto aperto e leale che serve tanto all’azienda, quanto a tutto il personale e alla collettività”.