Soveria Mannelli: Comitato Pro ospedale “Precarietà al 118”

Soveria Mannelli – “I cittadini dell’area cui gravita il comprensorio del Reventino, non hanno il dovuto rispetto che le istituzioni dovrebbero portare, e non solo quelle sanitarie. Altrimenti certe cose non dovrebbero verificarsi. È da circa un mese che il 118 non dispone in forma fissa dell’unità medica, ovvero l’ambulanza può contare sulla presenza dell’autista e dell’infermiere in forma costante e del medico in forma saltuaria, poiché le unità mediche sembra siano sotto organico”. Così in una nota il Comitato Pro ospedale del Reventino. Che lamenta come questo sia un “problema che interessa poco ai cittadini che, comunque non sono loro a dover trovarne la soluzione, anzi loro sono utenti finali a questo punto di una roulette russa che solo in modalità “fortuna” possono avvalersi anche del medico. Un fatto grave, che denota come la gestione approssimativa da parte dell’azienda, non riesca a risolvere problemi che riguardano l’emergenza, il primo avamposto del servizio sanitario nazionale. A questo si aggiunge il mancato rinnovo dei contratti alle due unità del laboratorio analisi, che di fatto hanno ancora una volta ridotto il servizio del laboratorio, che non svolge turni pomeridiani e notturni di supporto al Pronto soccorso”.
“Quindi – aggiungono – il Pronto soccorso rimane privo di tale ausilio, mentre ha a disposizione strumenti tipo “fast lab”, capaci di fare un emocromo o le troponine (in questo caso si originano difficoltà sull’esame ciclico nell’arco delle tre ore) quando funzionano. Almeno questo emerge dalle lamentele degli operatori. Inoltre il supporto diagnostico, pare non riesca addirittura a stampare gli esiti (che non possono essere consegnati in altra forma) mettendo in seria difficoltà il lavoro dei sanitari sotto il profilo normativo. Intanto questo comprensorio, tra i quattro di zona disagiata della regione, ovvero Acri, San Giovanni in Fiore e Serra San Bruno, risulta essere come bacino d’utenza quello che ha un maggiore afflusso al Pronto soccorso, rilevando ancora una volta come il comprensorio abbia una sua struttura demografica consistente e ragguardevole”.