Coronavirus, Comitato “Possibile utilizzo struttura di Soveria Mannelli”

Soveria Mannelli – “Alla luce dei provvedimenti straordinari intrapresi dal Governo per arginare la diffusione dell’infezione da Coronavirus, che prevedono l’assunzione di 20mila operatori sanitari tra i quali molti medici e l’utilizzo delle strutture semivuote, questo Comitato che esiste da 13 anni e conosce le specifiche della struttura Ospedaliera di Soveria Mannelli”. Lo scrive in una nota il Comitato Pro Ospedale del Reventino che fa presente: “Che la struttura del Presidio in oggetto, potrebbe essere utilizzata al fine di sfoltire le attività chirurgicheoggi peculiari negli Hub e negli Spoke, in quanto l’ospedale è dotato di due sale operatorie nuovissime (forse tra le più nuove a livello regionale) dotate di tutti i supporti atti all’attività chirurgica. Ovviamente serve il personale medico e di supporto; che esiste presso la struttura un ambulatorio di Pediatria,del tutto ristrutturato (fino a 5 anni fa struttura semplice) che potrebbe essere utilizzato al fine di svuotare gli ospedali maggiori. Allo stato conta su un solo pediatra, ma con le misure straordinarie potrebbe essere ripristinato a struttura semplice in forma H24; la struttura ha un proprio laboratorio analisi, che con l’implemento di due biologi (comunque già ri-contrattualizzati) e un medico, da ri contrattualizzare entro la fine del mese, e altre due unità, potrebbe fungere da supporto in modo serio in questa fase di emergenza”.

E aggiungono: “La struttura dispone della divisone di radiologia, allo stato quasi smantellata. Se si provvedesse all’invio di almeno due unità di RX telecomandate e all’Invio di una TAC multi slide, oltre che di un ecografo e del personale medico, potrebbe essere di forte ausilio al fine di sfoltire le grosse strutture; esiste in ospedale un ambulatorio di Cardiologia, che con l’invio di almeno un’altra unità medica, e di almeno 5/6 holter sia dinamici che pressori, oltre di un ecografo, potrebbe svolgere un ruolo strategico nell’area centrale della regione; ulteriore supporto potrebbe essere fornito dalla farmacia interna; ulteriore supporto dalla divisione di emodialisi, oggi con sei posti, che potrebbero essere implementati; è operativo nella struttura un reparto di Medicina Interna,struttura semplice, con 20 posti letto e personale dedicato”.

“Per chiudere – precisano – si fa presente che la struttura è stata oggetto negli ultimi anni di lavori di ripristino strutturali, essa dispone di un co-generatore a gas per il riscaldamento, di cappotto termico, di una nuova unità di autoalimentazione elettrica (gruppo autonomo) e di molti reparti nuovi e ristrutturati”.