Appalti:sequestro autostazione;sindaco Trebisacce “Vicenda nota”

Trebisacce (Cosenza)  – “La notizia del sequestro dell’autostazione era stata resa nota puntualmente, tramite comunicato stampa, dall’Amministrazione comunale di Trebisacce in data 11 febbraio 2020. Lascia perplessi, oggi 9 marzo 2020, dopo circa un mese, il rilancio della notizia, attraverso apposito comunicato stampa, del sequestro della stessa area, peraltro con valutazioni, a nostro avviso, inopportune considerato che quanto è stato realizzato è avvenuto nel rispetto delle leggi e delle procedure”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo. “Tutte le contestazioni – aggiunge – sono frutto di valutazioni errate da parte del consulente della Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha indotto in errore il PM , non avendo considerato alcuni presupposti di grande importanza, come ad esempio l‘inopportunità di un nullaosta paesaggistico relativo ad aree già urbanizzate e in pieno centro abitato o la validazione del progetto e pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, atti per altro di competenza degli uffici e non degli amministratori, qualificabili tra l’altro come reati contravvenzionali. Il project financing è una procedura particolare avviata dal Comune di Trebisacce attraverso una manifestazione d’interesse pubblica, che ha visto la partecipazione di un solo contraente al quale è stato affidato la realizzazione del progetto esecutivo posto a base di gara con prelazione assoluta per l‘aggiudicatario. Inoltre – precisa – non vi era la necessità di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in quanto era stato già regolarmente pubblicato sull’Albo Pretorio on line del Comune di Trebisacce, universalmente visibile e consultabile da tutti, a comprova che nessuno ha mai pensato di limitare la partecipazione di altri interessati”.

Il sindaco aggiunge che “il project financing in oggetto consiste nella riqualificazione di un’area con interventi a raso senza nessun ingombro di nuovo territorio a parte la struttura in cui saranno allocati gli uffici, la sala d’aspetto, la reception e il bar, mentre per il resto si tratta di una zona che verrà riqualificata, con verde pubblico e parcheggi, rifacimento del manto stradale, come da precedente utilizzo prima della riqualificazione. L’opera – aggiunge – è stata realizzata con risorse private, senza alcun intervento pubblico. Alla gara ha partecipato una sola ditta e non si comprende come si potesse turbare l’aggiudicazione. Tali presunte omissioni avrebbero indotto, prima il consulente della Procura della Repubblica e poi il PM a intravedere il turbamento del procedimento nella scelta del contraente e l’abuso d’ufficio”.
La nota diffusa a mezzo stampa dalla Guardia di Finanza, sostiene ancora il sindaco, “contiene ancora un’inesattezza: l’autostazione non è in corso d’opera, ma completa in ogni sua parte. L’intervento cautelare lascia ancora più perplessi se si pensa che a giorni doveva essere inaugurata. In ogni caso – conclude – siamo pienamente fiduciosi nella magistratura, a parte la caccia agli amministratori pubblici, anche perché tutti gli indagati ritengono di aver agito nel rispetto della legge”.