Coronavirus: Papasso, struttura inutilizzata a Cassano Ionio

Cassano Ionio (Cosenza)  – Il sindaco di Cassano Ionio, Gianni Papasso, ha proposto alla neo Governatrice della Calabria, Jole Santelli, l’utilizzazione della struttura sanitaria di via Ponte Nuovo. “L’iniziativa – si apprende da un comunicato stampa – è stata lanciata dal primo cittadino nel corso della riunione del Comitato Operativo Comunale, convocato nel salone di rappresentanza del Palazzo di Città, per fare il punto della situazione, dopo le disposizioni impartite con apposite ordinanze sindacali di recepimento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo”.
Nella comunicazione, indirizzata tramite Pec alla presidente Santelli, il sindaco Papasso ha evidenziato che “nel Comune di Cassano All’Ionio esiste una imponente struttura sanitaria, realizzata su sei livelli, a cavallo tra gli anni ‘60/’70 per essere un ospedale, ma che a oggi è rimasta utilizzata solo in minima parte. Solo il primo piano oggi ospita l’Hospice, mentre in un’altra piccola porzione del complesso, a piano terra, è ubicato un Poliambulatorio. Qualche anno fa – ha ricordato il primo cittadin -, era stato proposto all’allora presidente della Giunta regionale e al Direttore Generale dell’ASP l’istituzione nella struttura della Casa della Salute, senza, però, non se ne ebbe riscontro alcuno. Sappiamo – ha scritto Papasso – che in Calabria i posti letto per abitante sono il 2 per mille, contro il 3,2 per mille dello standard previsto. Sappiamo – ha aggiunto – anche che il sistema sanitario regionale è stato messo in ginocchio da anni di commissariamento e da continui tagli alle risorse. Oggi, però, abbiamo l’obbligo, davanti a questa straordinaria emergenza, di mettere in campo tutte le azioni necessarie per non farci cogliere impreparati e dare risposte alla popolazione”.
Secondo Gianni Papasso, “non solo si recupererebbe alla sua destinazione originaria una struttura che è costata tanti soldi pubblici e oggi, in gran parte continua a essere abbandonata all’incuria del tempo, ma si riuscirebbe a rispondere in maniera tangibile al bisogno di servizi sanitari che, oggi più che mai, è urgente e indifferibile sul territorio di riferimento”.