Truffe: Messina; farmaci scaduti e a morti,”Cosa mostruosa…”

Messina  – ​Si ride nella farmacia della zona sud di Messina, diventata la base logistica di una maxi truffa che ha arricchito il suo titolare, arrestato insieme a un medico di base, dalla Guardia di finanza. Maneggiavano allegramente, come emerge dalle intercettazioni, centinaia di false prescrizione relative a presunti pazienti inesistenti o deceduti. In genere ‘ricette rosse’ emesse a favore di beneficiari di esenzioni ticket per motivi reddituali, per l’acquisto di costosi farmaci a sua volta portati a rimborso. Due persone sono captate in farmacia durante la consegna di farmaci scaduti le cui fustelle potranno essere utilizzate successivamente per ottenere il pagamento dall’Azienda sanitaria provinciale: “E’ venuto con tre sacchi così di farmaci scaduti”, dice uno degli indagati, soddisfatto per l’affare oliato da un sistema le cui leve sono medici compiacenti – 5 quelli sospesi per un anno – che forniscono sistematicamente ricette rosse. Volumi d’affari altissimi, in controtendenza con i minori flussi di vendita di tutte le altre farmacie territoriali presenti sul territorio messinese, sottolineano le fiamme gialle. Già, le ricette rosse: “Una borsa piena, una cosa mostruosa, me le ha messe tutte in una borsa”, è raggiante uno degli interlocutori. “C’è gente che è nata nel 1903… non è che sono morti?”, si chiede l’altro. “E noi che ne sappiamo… se ci portano la ricetta mica dobbiamo fare le indagini noi?”. E ride, annota chi lo intercetta.