Coronavirus: Calabria “chiusa”, Regione predispone controlli

Catanzaro – L’assessore alla Pianificazione e sviluppo territoriale della Regione Calabria, Domenica Catalfamo, ha predisposto i controlli in attuazione dell’ordinanza con cui questa notte il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha stabilito, fino al 3 aprile, il divieto di spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale salvo per comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali o per gravi motivi di salute. “Per rendere efficace il blocco dei flussi in ingresso in Calabria – sostiene Catalfamo – sarà necessario il supporto delle Prefetture per il controllo delle reti di accesso attraverso il coordinamento delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia di Stato, Esercito) Anas, Capitaneria di Porto, Sacal, Rfi, Trenitalia, Regione Calabria, Province e Città Metropolitana (polizia locale), Anci Calabria (polizie locali), rappresentanti autolinee”. Nel dettaglio – prosegue Catalfamo – “dovranno essere controllate le reti d’accesso via gomma al confine a nord”, in particolare l’autostarda A2, Statali 18 e 106 w gli svincoli di Lamezia e Rosarno dell’A2.

“Il controllo delle autolinee bus (collegamento con Calabria, collegamento con Sicilia, altri collegamenti) comprendono – spiega ancora l’assessore regionale – l’uscita di ogni svincolo A3 (in prossimità dell’innesto con viabilità secondaria)”. Per le ferrovie, oltre al controllo della discesa dei viaggiatori, la Regione dispone che il controllo sarà effettuato sulla linea tirrenica (stazione di Tortora per treni locali ed altri se fermano, e stazione di prima fermata di altri treni (diretti, Intercity, Freccia) e sulla linea jonica (stazione di Rocca Imperiale per treni in ingresso, treni locali ed altri se fermano) e stazione di prima fermata di treni diretti e Intercity”. Inoltre – spiega la Regione Calabria – “proseguirà e sarà intensificato il controllo dello scalo di Lamezia Terme”, mentre “per mare, sbarco traghetti diretti a Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Controllo anche delle rotte da Salerno, Genova, e altri porti che giungono in Sicilia e a Messina”.