Coronavirus: sindaco Villa San Giovanni, fine di un incubo

Reggio Calabria – Quello che si è concluso ieri sera a Villa San Giovanni è stato un brutto incubo. Nel dover gestire un’emergenza nell’emergenza abbiamo fatto tutto il possibile a tutela della salute dei cittadini, pur essendo la situazione fuori dal nostro diretto controllo. Si è parlato di competenze, colpe e meriti. A noi interessa solo che tutto questo sia finito e ringraziare ogni singola persona che ha, in questi lunghi giorni, contribuito affinché la situazione non degenerasse”. E’ quanto afferma il sindaco facente funzioni di Villa San Giovanni, Maria Grazia Richichi, a proposito delle 200 persone ferme agli imbarcaderi della città per circa tre giorni e la scorsa notte rientrate in Sicilia.
“Interpretando il pensiero di tutta l’amministrazione, che è stata presente e attiva nei limiti delle nostre competenze – aggiunge – vorrei ringraziare in primis le forze dell’ordine che non ci hanno mai lasciati soli, gestendo anche situazioni incandescenti. Un grazie alla Prefettura e alla Questura per aver coordinato gli interventi e per essersi continuamente interfacciati per venire fuori da una impasse imbarazzante. Continua e spesso silenziosa è stata l’interlocuzione con il senatore Marco Siclari e tutte le forze politiche sia regionali che nazionali, per uscire dall’emergenza. In particolare il confronto tra la presidente della Regione Calabria e il Ministro dell’Interno è stato fondamentale per arrivare allo sblocco totale. Ieri sono partiti tutti, la situazione è rientrata ma non abbassiamo la guardia. Come anticipato, provvederemo, appena le condizioni metereologiche lo permetteranno, alla sanificazione dell’intero territorio comunale. Rimaniamo in attesa dell’esito della richiesta avanzata ieri di dichiarare Villa “zona rossa” per blindarla da altri possibili arrivi”.
“Credo che in questo momento ogni tipo di polemica o attribuzione di meriti sia inutile e stucchevole – conclude Richichi – ma da sindaco facente funzione, voglio ringraziare tutti, compresa la minoranza che non ha mai fatto mancare il sostegno a noi amministratori e, in particolare, anche la “Croce Rossa Vallata del Gallico” e la protezione civile regionale che hanno prestato assistenza alimentare e sanitaria in collaborazione con le associazioni “Progetto amico” e “Nuova solidarietà” e alle attività produttive locali”.