Aeroporto Reggio: Uilt, futuro lavoratori e scalo è incerto

Catanzaro  – La segreteria della Uiltrasporti Calabria, “a seguito del confronto sindacati-Ministero dello Sviluppo Economico, esprime motivate preoccupazioni inerenti al futuro del sistema aeroportuale calabrese, ed in particolar modo per tutti i lavoratori impiegati presso l’Aeroporto di Reggio Calabria”. E’ quanto si legge in una lettera che il sindacato ha indirizzato, fra gli altri, al ministro dei Trasporti e al presidente della Regione.
“La possibile costituzione di una nuova compagnia di bandiera (Newco), che prevedrebbe la gestione e l’operatività di un numero esiguo di aeromobili, e l’attuale previsione dell’offerta commerciale di Alitalia dedicata al territorio nazionale (con esclusione di Reggio Calabria), non darebbero – scrive la Uiltrasporti – chiare prospettive per il futuro dello scalo aeroportuale in questione, attualmente collegato esclusivamente dalla compagnia sopraccitata, generando quindi forti perplessità in riferimento, agli oltre 40 dipendenti impiegati dalla stessa ed operanti in autoproduzione, ed ai livelli occupazionali riferiti all’attuale società di gestione (S.A.CAL. S.p.A.) ed all’indotto”.

La Uil sottolinea l’ulteriore isolamento verso il quale “è diretta non solo la Calabria, bensì l’intera area metropolitana reggina, colpita da un processo di razionalizzazione generale operata dai vettori di trasporto, quest’ultimi non adeguatamente integrati (non solo in tale situazione emergenziale) per garantire la continuità territoriale, al cospetto di una realtà già fortemente disagiata e disconnessa dal resto del paese, anche per la mancanza di adeguate infrastrutture in riferimento alla propria geomorfologia”.
Per questo, la Uiltrasporti, chiede un intervento “affinché possano essere sfatati tutti i possibili piani d’azione che potrebbero rivelarsi discriminanti e dannosi per l’economia locale, non garantendo altresì il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi alla stessa stregua delle realtà nazionali rese maggiormente accessibili.La richiesta, espressa nella piena consapevolezza del difficile momento che sta attraversando l’Italia, è rafforzata – prosegue la missiva – dalla convinzione che non si possa fare altro che affrontare l’emergenza sanitaria sorta senza pensare sin da subito alle fasi successive che, come da protocolli dettati, mirano alla salvaguardia dell’occupazione ed al rilancio dell’economia stessa”. La Uilt Calabria si dice, infine, “certa di poter ricevere un sollecito riscontro”.