Coronavirus: Crotone, detenuti in sciopero della fame

Crotone  – I detenuti della casa circondariale di Crotone hanno intrapreso lo sciopero della fame per segnalare alle autorità competenti il loro disagio ed esprimere preoccupazione per l’evolversi del contagio da coronavirus all’interno delle carceri, lamentando quindi l’assenza di misure sufficienti a scongiurare eventuali pericoli di contagio ed evidenziando una situazione di sovraffollamento che non consente il rispetto delle distanze di prevenzione.
A darne notizie è l’avvocato Federico Ferraro, garante comunale dei detenuti, cui è stata inviata la missiva dei detenuti, indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al garante nazionale dei diritti dei detenuti Mauro Palma, al Tribunale di Sorveglianza, al prefetto di Crotone Tiziana Tombesi ed alla direttrice del carcere Caterina Arrotta.

“Visto il protrarsi dell’emergenza, vista l’inefficacia dei provvedimenti adottati dall’attuale governo, vista l’impossibilità di mantenere all’interno dell’istituto uno stile di vita adeguato alle linee guida del Pdcm, visto l’ingresso dei nuovi giunti e nonostante l’egregio sforzo dell’intero corpo di polizia penitenziaria che insieme a noi e forse più di noi è esposto a questo temibile virus – scrivono nella loro lettera i detenuti della casa circondariale di Crotone – si è deciso di mettere in atto una pacifica protesta per segnalare il nostro disagio e sollecitare altresì l’invio di mascherine e disporre quanto prima il tampone obbligatorio per i nuovi giunti e gli operatori esterni”. Ricevuta la missiva, il garante Ferraro nella giornata di oggi ha tenuto un primo colloquio in videochiamata tra con alcuni detenuti in rappresentanza di tutta la popolazione carceraria al fine di rasserenare gli animi e comprendere i singoli motivi di doglianza. Ferraro, quindi, si è attivato per rendere nota la situazione alle locali autorità di pubblica sicurezza ed è in contatto con il garante regionale e con l’ufficio del garante nazionale che seguono con attenzione l’evolversi della situazione.

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