Coronavirus: in Calabria 991 casi (+16), 73 decessi (+1)

Catanzaro  – “In Calabria ad oggi sono stati effettuati 20.131 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 991 (+16 rispetto a ieri), quelle negative sono 19.140”. Lo rende noto la Regione Calabria nel bollettino quotidiano dei dati relativi al coronavirus: dall’inizio dell’emergenza in Calabria sono 73 i decessi (+1 rispetto a ieri).
“Territorialmente – prosegue il bollettino regionale – i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro 60 in reparto, 1 in rianimazione, 86 in isolamento domiciliare, 31 guariti, 26 deceduti; Cosenza 43 in reparto, 3 in rianimazione, 274 in isolamento domiciliare, 24 guariti, 21 deceduti; Reggio Calabria 32 in reparto, 3 in rianimazione, 162 in isolamento domiciliare, 28 guariti, 15 deceduti; Vibo Valentia 5 in reparto, 52 in isolamento domiciliare, 8 guariti, 5 deceduti; Crotone 14 in reparto, 84 in isolamento domiciliare, 8 guariti, 6 deceduti. Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi”.
“Dei 46 positivi rilevati in data 16 aprile – specifica la Regione – 36 appartengono al focolaio di Torano e si aggiungono ai 22 notificati il giorno 14 aprile. I dati che riguardano il focolaio di Torano potranno subire modifiche essendo in corso screening e verifiche effettuati in tre laboratori diversi. Dalla verifica in corso è risultato che i positivi ‘di controllo’ sono stati comunicati come ‘primi positivi’ a Reggio Calabria, pertanto in data odierna si rettifica il dato”.
I soggetti in quarantena volontaria – rileva ancora il bollettino – sono 7211, così distribuiti: Cosenza 1.496; Crotone 1.497; Catanzaro 1.701; Vibo Valentia 470; Reggio Calabria 2.047”. Nel bollettino, infine, la Regione riferisce che “le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 15145. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione civile nazionale”.