Coronavirus: Corbelli, Santelli usa pugno duro solo con Torano

Cosenza – “Adesso basta! Non siamo più disposti a subire altre ingiustizie e a pagare solo noi per il disastro di Villa Torano, soprattutto ora che i contagi si stanno azzerando in tutta la Calabria e nel mio comune negli ultimi 6 giorni si è registrato un solo nuovo caso, sempre legato all’ambito familiare di un dipendente della Rsa. La Presidente Santelli liberi Torano Castello e non usi ora il pugno duro solo con il nostro comune, per dimostrare, al Paese, la sua fermezza dopo le critiche ingiustamente ricevute per la prima riapertura della regione”. E’ l’appello postato in un video, anche su Facebook, dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “Basta – dice – con tutti quei posti di blocco! Non siamo un paese di mafiosi e latitanti da catturare! Ma, nessuno se lo dimentichi, il comune dove è nato, 25 anni fa, il Movimento Diritti Civili, conosciuto e apprezzato nel mondo! E l’Asp di Cosenza fornisca i dati corretti dei contagiati di Villa Torano collegati al nostro comune: sono 38 non 75! E sono esclusivamente dipendenti e loro familiari! All’infuori di questi nessuno dei quasi 5000 abitanti di Torano è stato contagiato”.
Per Corbelli “anziché chiudere Villa Torano, luogo del contagio – sottolinea – assai distante dai centri abitati di Sartano e Torano ,che interessa almeno 14 comuni, per 132 casi complessivi, hanno invece chiuso e blindato solo Torano Castello, che non c’entra nulla con la Rsa, provocando grandi disagi e danni ingenti”! che sin dall’inizio continua a battersi per quella che definisce la “una giusta e doverosa battaglia per la liberazione del suo comune da una ingiusta, immotivata chiusura, una vera prigionia, che sta arrecando grandi disagi e gravi danni, anche d’immagine, all’intera popolazione, già assai provata”.

Santelli, aggiunge Corbelli, “ha fatto bene ad iniziare a liberare e far ripartire la Calabria, come Diritti Civili le aveva chiesto promuovendo, nei giorni scorsi, l’apposito Comitato per la Liberazione e salvezza della Calabria. Adesso, però, glielo dico amichevolmente, non pensi, per dimostrare all’Italia la sua fermezza e fronteggiare le critiche che gli stanno, a mio avviso ingiustamente, piovendo addosso per questa prima riapertura della regione, di usare il pugno duro solo con il mio comune, Torano Castello, non revocando l’ordinanza della zona rossa che scade lunedì prossimo, 4 maggio. Sarebbe questa una forzatura inaccettabile e assolutamente ingiustificata che sia chiaro non sono personalmente più disposto ad accettare. Bastano e sono più che sufficienti le restrizioni previste per tutti gli altri comuni, non c’è bisogno di mantenere ancora una ingiustificata, immotivata e dannosa zona rossa prosegue Corbelli. Abbiamo subito – conclude – già una grande ingiustizia pagando noi da soli, come comune, il disastro di Villa Torano, che, com è noto, è una Rsa, situata, proprio al confine con Bisignano, in luogo isolato e distante da Torano e Sartano, che interessa oltre 14 comuni del circondario e non solo”.