Sanità: Bevacqua (Pd), scuse M5s non restino lettera morta

Catanzaro  – “Gli errori, anche grossolani, commessi in Calabria dai 5 Stelle sono tutti frutto dello stesso peccato originale: l’arroganza ideologica. Senza quell’arroganza, forse oggi non ci sarebbe la destra a guidare la Regione”. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua. “Un anno fa – dice Bevacqua – l’allora ministro della Salute Giulia Grillo (M5S) annunciava con orgoglio il ‘Decreto Calabria’ che, a suo dire, avrebbe risolto i mali della nostra sanità. Oggi 4 parlamentari calabresi M5S – D’Ippolito, Granato, Parentela, Sapia – riconoscono che quel Decreto è stato un disastro (e gli effetti si sono visti, purtroppo, in occasione dell’emergenza che stiamo vivendo). Se a ciò uniamo il rifiuto a priori del M5S di dialogare con il centrosinistra calabrese in occasione delle elezioni regionali e la sterile supponenza con cui hanno voluto presentarsi da soli, abbiamo davanti – spega il capogruppo democrat alla Regione – il quadro che ha consentito al centrodestra di vincere passeggiando su un tappeto di velluto. Spero davvero che le scuse odierne non restino lettera morta e si traducano in un ripensamento complessivo di un modo di intendere la politica che non solo non porta da nessuna parte, ma apre praterie alla peggiore destra che si sia mai vista. Agli esponenti del M5S – conclude Bevacqua – dico che alle scuse devono seguire azioni concrete per tutelare il diritto alla salute dei calabresi. Adesso, non domani”.