‘Ndrangheta: clan del Crotonese, 18 condanne e un’assoluzione

Crotone  – Associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, minacce, intimidazioni e un tentato omicidio. Per queste accuse il giudice distrettuale dell’udienza preliminare Teresa Guerrieri ha inflitto 18 condanne e pronunciato una sola assoluzione a conclusione del processo con rito abbreviato celebrato nei confronti di altrettante persone coinvolte nell’operazione Tisifone, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e portata avanti dalla squadra Mobile di Crotone il 20 dicembre 2018, contro gli appartenenti alle cosche di Isola Capo Rizzuto, Petilia Policastro e della frazione Papanice di Crotone.

In particolare il gup Guerrieri ha condannato Salvatore Arena a 8 anni, un mese e un giorno di reclusione); Seyoum Asrat a 5 anni, e 4 mesi; Gianfranco Calabretta a 9 anni e 4 mesi; Antonio Capicchiano a 14 anni; Orlando Capicchiano a 11 anni e 4 mesi; Salvatore Capicchiano a 14 anni; Rosario Curcio a 10 anni; Alessandro Giardino a 8 anni e 4 mesi; Antonio Lentini a 10 anni; Francesco Macrillò a 8 anni; Antonio Manfredi a 8 anni e 4 mesi; Luigi Manfredi a 10 anni; Giovanni Muccari a 8 anni e 4 mesi; Antonio Nicoscia (di 43 anni) a 12 anni; Antonio Nicoscia (di 33 anni) a 8 anni; Santo Claudio Papaleo a 12 anni; Carmine Serapide a 2 anni e 8 mesi; Rocco De Vona a 10 anni. Assolto Tommasino Ierardi. La pubblica accusa è stata sostenuta dal il sostituto procuratore della Dda, Paolo Sirleo. L’operazione Tisifone è servita a evitare almeno due omicidi a causa dei contrasti tra clan rivali scoppiati dopo l’operazione Jonny che, togliendo alle cosche la manna dei soldi provenienti dal Cara di Isola Capo Rizzuto, aveva messo fine alla pax mafiosa.