‘Ndrangheta: Dia Bologna, sequestro beni per 10 mln

Bologn  – Un sequestro di beni mobili ed immobili, per un valore di oltre 10 milioni di euro: lo ha eseguito la Dia di Bologna con un provvedimento emesso, su proposta della Procura di Bologna, dalla sezione misure di prevenzione del tribunale bolognese nei confronti di Francesco Falbo, 55 anni, originario di Cutro (Crotone) e con domicilio a Sorbolo (Parma).
Il suo nome, spiega la Dia, è emerso nell’indagine ‘Aemilia’ quale collegamento, secondo l’accusa, tra l’organizzazione mafiosa operante nel contesto emiliano e l’imprenditoria locale.

Nello specifico, sempre secondo il quadro accusatorio, il 55enne sarebbe stato coinvolto nel cosiddetto ‘affare Sorbolo’, imponente operazione di lottizzazione immobiliare con cui veniva reimpiegato denaro della cosca ‘Grande Aracri’ di Cutro, per cui sono stati già condannati, con sentenza passata in giudicato, diversi esponenti del sodalizio ‘ndranghetistico emiliano.
Falbo è stato rinviato a giudizio nel 2018 e deve rispondere del reato di reimpiego di capitali illeciti. Per quanto riguarda l’operazione odierna, da accertamenti patrimoniali e finanziari svolti dalla Dia bolognese è emersa una sproporzione tra i redditi dichiarati dal 55enne e i beni nella sua disponibilità. L’operazione, condotta con la collaborazione della Dia di Firenze e di Catanzaro nonché dei carabinieri del comando provinciale di Parma, ha portato al sequestro di 23 immobili (tra fabbricati e terreni, in Emilia Romagna, Lombardia e Calabria), 6 società di capitali, 6 auto, oltre a diversi rapporti bancari.