Giornalisti: Melicchio (M5s), inccettabili minacce e insulti

Cosenza – “Ho appreso da organi di stampa delle pesanti minacce rivolte alla giornalista della Rai Erika Crispo, che ha svelato la triste e desolante situazione in cui versa il Parco acquatico di Rende. Esprimo la mia vicinanza alla giornalista che ha avuto la sola colpa di svolgere con professionalità il suo lavoro ed invito il sindaco Manna a revocare la concessione di un bene pubblico come il Parco Acquatico Santa Chiara ad una società che ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza della gestione della struttura.” Questa la richiesta che il deputato cosentino del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio rivolge al primo cittadino di Rende. “Sono inaccettabili le minacce e gli insulti che il responsabile tecnico della società Parco Acquatico 4.0, ha rivolto in una telefonata a Erika Crispo: «Tu sei una testa di cazzo Erika. Non hai capito con chi hai a che fare. Io ti sbudello tutta Erika. Io ti vengo a prendere a casa. Ti distruggo. Sei una bastarda. Ti vengo a distruggere casa». Sono frasi che non possono essere tollerate. Il servizio, andato in onda ieri sul tg3 regionale – continua il parlamentare pentastellato – arriva dopo l’incresciosa situazione segnalata qualche settimana fa anche dagli attivisti del meetup di Rende, con il figlio dell’assessore allo sport che in pieno lockdown, festeggiava, con fidanzata al seguito, il compleanno, sorseggiando un flute di champagne sul bordo della piscina del Parco Acquatico. E questo mentre i lavoratori della struttura sono stati retribuiti solo in parte o non retribuiti del tutto. Questo ennesimo servizio ha dimostrato come questa mega opera costata 20 milioni di euro e concessa in appalto dal Comune di Rende ad una società privata, continui ad essere mal gestita e come venga calpestata la dignità dei dipendenti e delle loro famiglie senza che il Sindaco faccia alcunché, se non promettere verifiche a cui gli uffici comunali avrebbero dovuto pensare ed effettuare da molto tempo. Le prepotenze di questo signore, che risulta essere stato candidato nelle liste del primo cittadino alle scorse elezioni comunali, sono la goccia che fa traboccare il vaso. Manna deve garantire una corretta gestione della struttura realizzata con soldi pubblici, – conclude Melicchio – tutelando innanzitutto i lavoratori ma anche il buon nome della città, infangato da quanto abbiamo visto nel servizio della Rai e dalla seguente telefonata alla giornalista. Proceda alla risoluzione del contratto, perché l’incapacità manageriale dell’attuale gestore è ormai evidente e le offese e le intimidazioni ai giornalisti lo confermano inesorabilmente”.