‘Ndrangheta: Fondazione Terina offre locali per aula bunker

Lamezia Terme (Catanzaro) – Il presidente della Fondazione Mediterranea Terina di Lamezia Terme, Gennarino Masi, offre un immobile da usare come aula bunker per i processi di mafia. Com’eè noto, nei giorni scorsi è statod eciso di costruire la struttura nell’area del Tribunale dei minori di Catanzaro. “Nella mia qualità di Presidente della Fondazione Mediterranea Terina Onlus, ente strumentale della Regione Calabria, con sede ed attività nell’area ex SIR del Comune di Lamezia Terme – scrive ai vertici del distretto giudiziario di Catanzaro, mi permetto di intervenire con una proposta che ritengo di più agevole, economica e pronta soluzione al problema, determinato dall’obbligo di rispetto delle norme di distanziamento sociale imposte dall’emergenza coronavirus, di rinvenire un’aula bunker in cui celebrare nel 2021 il maxi processo noto come Rinascita Scott”.

La Fondazione Terina, ricorda, “gestisce in comodato gratuito nell’area ex Sir un cospicuo numero di immobili di proprietà della Regione, ubicati al centro della Calabria e vicini all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale ed agli svincoli di Lamezia e Pizzo dell’autostrada A2. Per quanto qui rileva, si tratta, ritengo, degli immobili pubblici vuoti e di rilevante dimensione più prossimi al Tribunale di Vibo Valentia. Tra essi vi è l’enorme immobile di oltre 3.000 metri quadri, concesso a suo tempo alla società Abramo Customer Care spa e finora adibito a sede di un call center. Come è noto alla cronaca locale, a fine mese il call center della Abramo Customer Care lascerà quei locali per trasferirsi altrove. Questo immobile, già completo di tutti i servizi potrebbe, quindi – continua – facilmente con una spesa all’incirca di qualche centinaio di migliaia di euro, essere trasformato in un’aula bunker, sicuramente consona a consentire in modo più che soddisfacente sia il rispetto di tutte le misure di distanziamento sociale, sia un risparmio per il bilancio dello Stato che, a leggere la stampa, si aggirerebbe addirittura intorno a sei milioni di euro rispetto all’ipotesi, attualmente al Vostro vaglio, di installare per l’occorrenza una tensostruttura che, già enormemente più costosa e meno funzionale, alla fine dovrebbe anche essere rimossa. Ove le dimensioni dell’immobile dovessero apparirvi eccessive rispetto alla bisogna, mi preme farvi, altresì, presente che, oltre a quello, la Fondazione ha in gestione parecchi altri immobili di dimensioni più contenute ed anche essi vuoti ed agevolmente adattabili allo scopo”.

,