‘Ndrangheta: procuratore R.Calabria, raddoppia rischio usura

Reggio Calabria – «Questa indagine ci restituisce la fotografia di una comunità la cui vita economica e finanziaria era controllata da un gruppo di ‘ndrangheta che attraverso pressioni, intimidazioni e minacce condizionava la vita di queste persone. In alcuni casi le vittime si erano rivolte a medici per le cure di cui necessitavano in ragione dello stato di prostrazione fisica e psicologica in cui erano ridotte». Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, commentando l’operazione “Libera Fortezza” eseguita stamani a Polistena da Carabinieri e Guardia di Finanza nei confronti di 22 persone, raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere. «L’indagine – ha aggiunto Bombardieri – registra anche la denuncia di 13 persone che in tempi diversi e con accanto le forze di polizia sono riuscite a liberarsi della paura e denunciare il dramma personale che stavano vivendo subendo pressioni psicologiche e fisiche per la restituzione di quanto loro erogato con tassi altissimi».
Quella di oggi è stata la prima conferenza stampa delle forze dell’ordine nella provincia di Reggio Calabria dopo il lockdown. Bombardieri ha spiegato che è stato scelto di tenere una conferenza stampa perché «quella dei prestiti a usura è una situazione che rischia di riproporsi nei prossimi mesi in ragione della crisi economica che nasce dalla situazione di crisi sanitaria».