Soveria Mannelli – “A seguito di una riunione del Direttivo del suddetto Comitato, dove erano presenti 7/11^ del sodalizio, si è reso necessario con decisione unanime, di voler compattare quanto più possibile ogni referente a qualsiasi livello, del territorio onde evitare una pericolosa deriva dell’ospedale che in questo periodo sembra materializzarsi con pericolose recrudescenze. A monte il paventato declassamento del Pronto Soccorso – ipotizzato da alcune sigle sindacali con proposta da portare presso gli uffici del Commissario ad Acta – in Punto di Primo Intervento Ospedaliero. Tale declassamento qualora fosse meglio definito in PPIT, non consentirebbe la fruizione nelle ore notturne per il turno 20:00/08:00” è quanto affermano in una nota.
“Rimane prioritario – spiegano – il problema del Pronto Soccorso, ai quali vanno aggiunte altre molteplici criticità che definiscono al ribasso gli altri servizi: Laboratorio analisi non configurato con il personale necessario, pertanto limitato nel numero di prestazioni giornaliere e allo stato non usufruibile per il Pronto Soccorso nel turno pomeridiano 14:00/20:00; radiologia– l’ambulatorio confida sulla collaborazione di due sole unità (una delle due è in via di pensionamento), rimane ovvio presupporre come il servizio possa subire una sua innaturale dismissione. Resta fermo il punto di come sia imprescindibile per il pronto soccorso e non solo. Tale unità, con un radiologo e tre tecnici, potrebbe erogare prestazioni quotidiane, e fornire il giusto supporto all’emergenza; pediatria – Il suddetto ambulatorio è stato dequalificato per numero di prestazioni settimanali a soli tre giorni, cosa che pone interrogativi molto preoccupanti; Medicina Territoriale– E’ in forte decurtazione anche la medicina territoriale, la quale non fornisce servizi per come il territorio richiede. Le consulenze rimaste sono, una volta a settimana: oculistica, otorino, urologia, endocrinologia. A queste dovrebbero essere aggiunte altre specialistiche come la dermatologia. gastroenterologia: il servizio ha funzionato, una volta a settimana, fino alla fase pre-Covid (febbraio) da allora non è stato ripristinato dall’ASP, ben ché l’ambulatorio fosse provvisto a livello strumentale di tutto ciò che serve per eseguire tale esame diagnostico”.
E ancora: ” fisioterapia– Il servizio è stato dismesso per mancanza di personale, che in modo contingentato è stato nel tempo trasferito altrove. Si rende quanto mai necessario il ripristino di tale attività, molto richiesta dal territorio. Non fosse altro, che esistono domande interne di operatori pronti a trasferirsi a Soveria; consultorio– Anche questo servizio segna il passo, ed essendo ubicato all’interno della struttura ospedaliera vien percepito come una condizione unitaria. Manca l’assistente sociale, il sociologo, lo psicologo, il ginecologo. servizio vaccinazioni- Negli ultimi 4 anni tale servizio, che era quotidiano è stato decurtato, a una volta a settima, poi una volta ogni quindici giorni, poi il primo venerdì di ogni mese e infine eliminato per chissà quale cervellotica intuizione sanitaria. Si costringono centinaia di madri a scendere a Sambiase e fare file interminabili, quando un solo medico che si sposta a Soveria, anche una volta al mese, lo potrebbe evitare. 118– L’unità del 118 ubicata sul territorio, per mancanza di medici, potrebbe non garantire la presenza dello stesso all’interno dell’ambulanza, rimanendo demedicalizzata. day surgery (chirurgia di giorno) – La chirurgia di giorno, stenta a presentarsi come un qualcosa di definito. Viene svolta una volta a settimana per quanto riguarda la Chirurgia Generale. Essa è stata ipotizzata come multidisciplinare, nei fatti mai contestualizzata. oncologia – Il servizio viene effettuato, una volta a settima per poche ore. ortopedia – Il servizio viene svolto una sola volta a settimana, mentre la “sala gessi” è stata cancellata”.
“Quanto fin qui spiegato – aggiungono – è più o meno il quadro sinottico rappresentativo della struttura ospedaliera. Essa potrebbe superare ogni punto sopra citato se solo si desse piena esecuzione al DCA 64 sulla Riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale unitamente agli implementi consentiti dall’Atto Aziendale dell’ASP. Da queste semplici e concrete osservazioni, siamo partiti per cercare di cementare ed unire il territorio attraverso i suoi massimi rappresentanti, certi che solo un territorio compatto può farci superare ogni possibile regresso sociale e democratico ed acquistare un’ovvia credibilità”.
“Non dobbiamo subire a prescindere – spiegano – ogni irragionevole decisione solo perché questo territorio non ha rappresentanza politica e istituzionale a livello regionale e nazionale. Né tanto meno continuare ad essere un esclusivo un serbatoio di voti, senza vantaggi alcuni. A tal uopo vogliamo ribadire come il concetto sia generalistico, in quanto il Comitato rimane apartitico e apolitico come posizione assoluta. Pertanto vi chiediamo di partecipare all’incontro per parlare, capire e difendere la cosa di maggiore necessità che serve in una organizzazione sociale, in questo caso il minimo sindacale: la salute!”. “L’incontro – fanno sapere – e’ prefissato per venerdi’ 25 settembre 2020, alle ore 15:00, a soveria mannelli presso la casa delle culture (piazza bonini)”.