Uccise connazionale in Calabria, arrestato in Romania

Reggio Calabria – Si era allontanato dalla Calabria qualche giorno dopo aver ucciso il cinquantottenne romeno Ion Draghici, il 4 novembre 2018, presso la propria abitazione a Melicucco, nella Piana di Gioia Tauro. Ma Cornel Barnat, di 29 anni, ritenuto responsabile di quell’omicidio, è stato arrestato ad Adamclisi, in Romania, dalla polizia di quel Paese. La sua cattura è stata possibile grazie alle informazioni fornite dai carabinieri attraverso il Servizio di cooperazione internazionale di polizia.
Barnat era ricercato in Italia e su di lui, dal 13 ottobre 2020, pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del procuratore aggiunto di Palmi Giuseppe Salvatore Casciaro e del sostituto Daniele Scarpino.
Decisive sono state le indagini dei carabinieri di Gioia Tauro e della stazione di Melicucco che hanno fatto luce sull’efferato delitto. Ion Draghici, infatti, era un bracciante ed è stato ucciso a bastonate. Due giorni dopo il delitto, un passante aveva notato la porta della sua abitazione aperta.
Insospettitosi si era avvicinato trovando il corpo dell’uomo riverso a terra, con i segni dei colpi ricevuti da un corpo contundente e con in mano un coltello, probabilmente utilizzato per difendersi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il delitto avvenne al culmine di una lite scoppiata per futili motivi.
I carabinieri hanno scoperto che pochi giorni dopo l’omicidio il giovane ricercato aveva preso un pullman ed era ritornato in Romania. Grazie ai canali della cooperazione internazionale tra le forze di polizia europee, il ventinovenne è stato rintracciato a Adamclisi, nei pressi di Costanta, dove viveva e lavorava. Da lì, è emerso, Barnat, continuava a mantenere contatti con i propri familiari rimasti nella Piana di Gioia Tauro. Nei suoi confronti era stato emesso un mandato d’arresto europeo.

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