Roma–“QuestoPrimo Maggio, il secondo in pandemia da Covid-19 e dopo le rivolte che hanno sconvolto il sistema carcerario, segni l’inizio del riscatto per le donne e gli uomini del Corpo di polizia penitenziaria e dell’insostituibile pezzo delle istituzioni repubblicane che rappresentano. Questo è l’auspicio che vogliamo rivolgere loro, ma è soprattutto l’augurio che rivolgiamo al Paese affinché possa dotarsi di un sistema di esecuzione penale degno di una civiltà democratica occidentale”.
Lo dichiara in una nota Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, nella ricorrenza del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori.
“Con la ripresa, seppure in salita, del negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2018, la conferma nel Consiglio dei Ministri di giovedì scorso dei Capi del DAP, Bernardo (Dino) Petralia, e del DGMC, Gemma Tuccillo, la prosecuzione della campagna vaccinale e lo scemare del contagio da Coronavirus nelle carceri – continua il leader della UILPA PP –si stanno determinando i presupposti per affrontare, finalmente senza alibi di sorta, i problemi che investono l’universo carcerario e le vicissitudini che già da molto prima della pandemiaattanagliano il Corpo di polizia penitenziaria, i quali in una scala di priorità forse neppure troppo plausibile avevano ceduto il passo ad altre emergenze. Ci riferiamo in particolare agli organici, insufficienti per circa 17mila unità, agli equipaggiamenti, all’architettura del Corpo, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al fenomeno delle aggressioni, al modello custodiale e alla gestione dei detenuti affetti da malattie mentali”.
“Soprattutto– argomenta ancora De Fazio –,la revisione del modello custodiale, anche per arginare il dilagante trend di aggressioni alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, su cui era stato riavviato il confronto coni Vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nel luglio dell’anno scorso e rispetto al quale la UILPA Polizia Penitenziaria ha fornito un concreto contributo di idee e proposte, deve essere portato a compimento senza ulteriori tentennamenti”.
“In questa ricorrenza, pertanto, oltre ai sensi augurali,–conclude il segretario della UILPA PP – rivolgiamo nuovamente alla Ministra della Giustizia Cartabia e al Capo del DAP Petralia un forte appello affinché si affrontino le questioni sul tappeto, peraltro indicate dallo stesso Capo del DAP nella sua programmazione triennale, e si portino pragmaticamente a conclusione i conseguenti interventisecondo una ragionevole e preordinata sequenza temporale”.