Ordigno contro concessionaria di auto a Rende, Carabinieri valutano ipotesi racket

Rende (Cosenza) – Un ordigno a basso potenziale è stato fatto esplodere, verso le 22:30 di ieri sera, davanti ad una concessionaria di automobili a Rende. Una vetrina è rimasta gravemente danneggiata. Sul caso indagano i carabinieri, che seguono la pista del racket. I militari hanno acquisito le riprese dell’impianto di videosorveglianza dell’azienda, che mostrerebbero un uomo, incappucciato, scavalcare la recinzione del cortile della concessionaria e lasciare l’ordigno poi esploso dopo qualche minuto.
REAZIONI

Furgiuele: “Atto vigliacco”
“Colpire un imprenditore sano è da vigliacchi. Esprimo solidarietà e vicinanza umana ad Emanuele Ionà che ha subito un attacco alla sua attività commerciale di Rende. Un gesto che preoccupa poiché, al di là dei danni prodotti dalla esplosione avvenuta davanti alla concessionaria auto, esso assume una valenza simbolica inquietante, anche in prospettiva futura. Appare come un messaggio di stampo mafioso a danno di una famiglia che si è sempre distinta per lungimiranza e spirito di innovazione. Ma la Calabria non si piegherà alla tracotanza criminale di chi vuole ostacolarne lo sviluppo attraverso l’iniziativa imprenditoriale. Questo vile atto renderà ancora più forte il gruppo Ionà . Ad Emanuele e alla sua famiglia l’invito a non farsi scoraggiare. Non sei solo, non siete soli, la Calabria sana è con voi”. Lo afferma l’On. Domenico Furgiuele in una nota.

Sindaco Mascaro: “Solidarietà alla famiglia Ionà per il vile atto intimidatorio subito”
“Il vile atto intimidatorio posto in essere nella tarda serata di ieri a danno della Concessionaria Autoionà conferma ancora una volta la necessità di non abbassare la guardia di fronte a criminalità efferata e senza scrupoli che continua purtroppo ad arruolare i nostri giovani, quali quello ripreso dalle telecamere, armandoli di ordigni il cui fragore è purtroppo ben superiore a quello percepito nelle immediate vicinanze. Doverosa e spontanea è, quindi, la solidarietà ad imprenditori illuminati e coraggiosi quali Vivienne ed Emanuele Ionà che, partendo dalla loro Lamezia, hanno man mano esteso le proprie attività in diverse altre importanti realtà calabresi ivi portando capacità manageriali ed occupazione, con conseguente crescita dei territori. Di certo, ancora una volta le Forze dell’Ordine e la Magistratura riusciranno a consegnare alla giustizia mandanti ed esecutori di un gesto tanto barbaro quanto vigliacco, indice di atavica sottocultura. In ogni caso ed ancora di più, in maniera coesa, occorre dire no alla criminalità e lavorare giornalmente anche per rimuovere le cause, quali la mancanza di lavoro, che rendono più semplice reclutare giovani ai quali invece occorre dare anzitutto formazione culturale e stabilità lavorativa. È una grande sfida che la Calabria potrà vincere sostituendo al rumore cupo degli ordigni la voglia di ciascuno di contribuire alla crescita di una terra a volte amara ma che resta in ogni caso stupenda ed incantevole”, conclude il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro.

Gianturco e Rubino: “Profondo sdegno”
“Profondo sdegno per la vile intimidazione perpetrata ai danni della concessionaria Cupra di Rende del Gruppo Ionà”. E’ quanto affermano Mimmo Gianturco e Rosy Rubino, capogruppo e vicecapogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Lamezia Terme. “Alla famiglia Ionà, ad Emanuele e Vivienne, rivolgiamo – aggiungono – la nostra solidarietà e vicinanza e l’invito a non abbassare la testa e ad andare avanti nelle loro attività imprenditoriali presenti su tutto il territorio calabrese”. “Il nostro auspicio – continuano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – è che le forze inquirenti riescano ad individuare i mandanti ed il responsabile dell’ignobile gesto, peraltro ripreso dalle immagini di videosorveglianza nel momento in cui ha depositato l’ordino nei pressi della concessionaria”. “Ancora una volta – concludono – prendiamo le distanze da quei gruppi criminali che non offuscheranno di certo l’immagine di una Calabria onesta e produttiva”.

Commissione Pari Opportunità del comune Lamezia: “Un terribile incubo”
“L’attentato subito dalla famiglia Ionà con la deflagrazione di un ordigno di media dimensione che ha causato danni nella concessionaria di Rende è un terribile incubo che ci risveglia dal placido torpore estivo, risvegliando le nostre coscienze su quanto ancora c’è da fare per assicurare la serenità dei nostri imprenditori, dei nostri lavoratori, dei nostri cittadini. La Commissione Pari Opportunità esprime piena solidarietà e profonda vicinanza alla famiglia Ionà e, in particolare, alla Signora Maria Soccorsa Ionà, scelta quale componente della Commissione stessa, in quanto rappresentante di una delle più affermate realtà imprenditoriali del nostro territorio, donna colta, sensibile, apprezzata e stimata nell’intera Regione, anche grazie alle attività di volontariato svolte in qualità di presidente di una associazione di pazienti trapiantati e famiglie” è quanto si legge in una nota del Presidente Commissione Pari Opportunità del comune di Lamezia Terme Annalisa Spinelli.
“Le immagini riportate sul web – precisa – che vedono protagonista un giovane incappucciato che, con grande disinvoltura e abilità, piazza un ordigno esplosivo davanti alla concessionaria per poi allontanarsi rapidamente con ostentata sicurezza, ci rappresentano una realtà difficile, che vorrebbe soffocare le sane energie della Calabria, a cui però bisogna reagire con fermezza e coraggio, senza tentennamenti. Unanime è, dunque, la vicinanza alla famiglia Ionà da parte della collettività, anche perché la loro attività garantisce il lavoro a numerose famiglie che, al pari di loro, sono offese e danneggiate da questo atto intimidatori. Le donne, in particolare le calabresi, da sempre deputate alla educazione dei figli, possono favorire la crescita di una società sana che riconosca i valori della legalità, della giustizia e del lavoro. Sarà possibile se tutte le forze politiche e sociali e le agenzie educative, in particolare la scuola, sapranno sostenere azioni positive per opporsi ad un sistema che troppe volte rapisce e circuisce i giovani con falsi miti e l’illusione di un benessere facile, ma marcio ed effimero”.