Carceri: De Fazio (UILPA PP), Nordio tardivo e improduttivo

Roma – “Non fosse per l’estrema tragicità degli aventi che l’hanno preceduta, la presenza del Guardasigilli, Carlo Nordio, oggi al carcere di Torino potrebbe catalogarsi fra le passerelle ferragostane, pur con qualche giorno di anticipo. Sostiene di aver ascoltato tutte le proposte, ma non ha mai incontrato i rappresentanti di coloro che operano in carcere 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno e che tanto potrebbero offrire in termini di proposte e progettualità, e cioè i sindacati della Polizia penitenziaria. Soprattutto, il Ministro non offre alcuna soluzione concreta, ma solo vaghe promesse e la solita minestra riscaldata della riconversione, a scopo detentivo, delle caserme dismesse”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Dopo dieci mesi dall’insediamento del governo Meloni e, con esso, del Ministro della Giustizia, la verità è che la situazione carceraria continua a degenerare giorno dopo giorno ed è a un passo dalla capitolazione definitiva anche per i tagli apportati con la legge di bilancio dello scorso anno. Il Ministro, quando pensa al riutilizzo delle caserme in disuso, dovrebbe specificare con quale personale, atteso che alla sola Polizia penitenziaria mancano 18mila unità e di assunzioni straordinarie utili a invertire la rotta del decremento non se ne vedono. Non solo, ma allo stato non sarebbero nemmeno possibili per l’insufficienza delle scuole di formazione. Allora il Ministro agisca affinché le vecchie caserme vengano riadattate, più verosimilmente, per creare scuole in cui formare la Polizia penitenziaria, s’impegni affinché venga varato un decreto carceri per immediate assunzioni straordinarie e risolva la grande questione, con tratti kafkiani, dei detenuti malati di mente e lasciati marcire e, non di rado, come abbiamo visto anche a Torino, morire in carcere”, aggiunge il Segretario della UILPA Polizia penitenziaria”.
“Noi non andiamo in ferie, se il Ministro Nordio ha finalmente voglia di affrontare le questioni penitenziarie a 360 gradi, siamo pronti a offrire in nostro contributo di conoscenza e propositivo senza pregiudizi e in termini assolutamente costruttivi. Il Ministro ci convochi, anche a Ferragosto, e fermi la strage che si consuma nelle nostre prigioni e il disastro complessivo i cui effetti si riversano pesantemente pure sugli operatori, in primis quelli del Corpo di polizia penitenziaria, sottoposti a turnazioni massacranti con la compressione, persino, dei diritti costituzionali e oggetto di aggressioni da parte dei ristretti al ritmo di quattro al giorno, conteggiando solo quelle più gravi. Le visite del giorno dopo, in questi casi, non riparano alle distrazioni del giorno prima!”, conclude De Fazio.