Crucoli (Cr) – Secondo il segretario regionale di Forza Nuova Calabria, Davide Pirillo, la Prefettura di Crotone e la Capitaneria di Porto avrebbero imposto al Comune di Crucoli di cancellare il marchio “Paese della Sardella”, “revocando – spiega Pirillo – il segno distintivo della cittadino, cancellando la sua identità storica-gastronomica”. Pirillo denuncia che il 28 marzo scorso il consiglio comunale di Crucoli ha revoato il marchio Deco per la sardella, “perché l’Ue considera questo tipo di pesca illegale”. Il segretario regionale di Forza Nuova Calabria denuncia che nella regione si perderebbero così “700 posti di lavoro e 14 milioni di euro di prodotto sbarcato più un notevole indotto”. Forza Nuova si professa per “il ripristino controllato (e non indiscriminato) della pesca di bianchetto, cioè la neonata delle sarde, una pesca equilibrata non nuoce alla salute della fauna ittica e potrebbe rendere ai borghi della sardella (Crucoli in primis) una economia peculiare e di origine controllata”. “Non bisogna sottovalutare che così – specifica Pirillo – si apre definitivamente il campo ad un prodotto surrogato, che non osiamo chiamare sardella, ci riferiamo al pesce ghiaccio cinese importato e pepato, un surrogato di bassa qualità, che proviene dal paese più inquinato al mondo e che invade le nostre tavole”. “Bisogna battere i pugni contro l’Europa – conclude Pirillo – ed il Comune di Crucoli che difendiamo in questo frangente, ha comunque la colpa di aver deliberato senza prima lottare e urlare contro i dormienti della Regione Calabria e gli eurocrati dell’oligarchia di Bruxelles”.