Crotone, 3 apr. – Quattromila euro di sanzioni amministrative e sequestro di una rete: questo il bilancio di una nuova operazione mirata al controllo della filiera della pesca condotta dalla Capitaneria di porto di Crotone. Un amotovedetta, s econdo quanto reso noto, ha intercettato alla foce del fiume Neto, un peschereccio della marineria locale intento a pescare con un attrezzo da pesca non consentito, precisamente una rete di tipo “sciabica”. Il peschereccio, alla vista della Motovedetta della Guardia Costiera, ha lasciato la rete in mare allontanandosi Poco dopo, probabilmente dopo aver capito di essere stato ben identificato e visti i militari intenti al recupero della rete, il Comandante del motopesca e’ tornato ed ha collaborato. un eventuale pescato, veniva scortato fino al Porto di Crotone. L’attrezzo da pesca, utilizzato e detenuto a bordo, non solo non era autorizzato, ma neanche consentito poiche’ non conforme alla normativa vigente trattandosi di una rete da pesca di tipo “sciabica” della lunghezza di circa 100 metri lineari e comprensiva di sacco, ovvero una rete con maglie molto piccole e fitte come una sorta di “velo”. In conseguenza dell’illecito amministrativo riscontrato, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto a redigere il processo verbale per la detenzione a bordo di attrezzi da pesca non autorizzati ne’ consentiti e a sequestrate la rete, del valore di circa 3.000 euro. La sanzione amministrativa, prevista per tale tipologia di violazione, va da un minimo di 2.000 ad un massimo di 12.000 euro ed e’ prevista la confisca dell’attrezzo da pesca.