Associazioni il gioco d’azzardo patologico è un problema serio

Vibo Valentia – In occasione della settimana dello studente presso il Liceo Statale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, si è svolta la prima iniziativa pubblica del neo costituito coordinamento Regionale “Mettiamoci in gioco Calabria”, che aveva dato il via alla presentazione della campagna a Lamezia Terme il 12 Dicembre 2017.
La campagna è promossa a livello nazionale da una pluralità di soggetti associativi e sindacali, al coordinamento regionale della Calabria hanno finora aderito: ADA Calabria – Associazione per i diritti degli anziani, ARCI Calabria, Calabria CREA – Coordinamento Regionale Enti Ausiliari, Centro Comunitario AGAPE, CNCA Calabria, Coldiretti Calabria, Federconsumatori Calabria, Federserd Calabria, FICT Calabria, Lega consumatori Calabria, Libera e Vivere In.
La conferenza, organizzata dai rappresentanti degli studenti del liceo Vito Capialbi – Francesco Paolo, Matteo Borello, Dante Quirico, Daniele Varone, Matteo Borello e Emanuele Vittori col patrocinio del dirigente scolastico Antonello Scalamandrè, si è tenuta nella biblioteca comunale poco distante dall’istituto scolastico.
A dare inizio al convegno, con i saluti di rito, Luca Mastroianni (Ada Calabria), spiegando che il coordinamento “Mettiamoci in gioco” propone la regolamentazione del gioco lecito e non l’eliminazione totale, che porterebbe solo alla diffusione del gioco illegale, favorendo le organizzazioni criminali.
Continua poi con l ‘analisi dei dati calabresi, nazionali e mondiali, che vedono aumentare sempre più le cifre delle perdite dovute al gioco, basti pensare che nel solo 2016 la perdita complessiva è di 472 milioni di euro per la sola Calabria, dato ancor di più allarmante se si pensa che ben il 50% di queste perdite è dovuto al gioco da slot-machine e videolottery.
Chiude il suo intervento informando che a breve il coordinamento chiederà un tavolo con la regione per discutere dell’adeguamento della Calabria ai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza).
Come soluzioni per contrastare il gioco, il coordinamento “Mettiamoci in gioco” , nella persona di Ivan Falvo D’urso ( ARCI Calabria), propone l’introduzione di regole che fissino delle distanze minime da luoghi di aggregazione sociale e giovanile, l’introduzione di limiti alla pubblicità delle sale giochi sugli spazi pubblici, promuovere iniziative informative che rischia domanda di gioco e riduzioni di tassazione per le sale no slot.
L’ultimo relatore ad intervenire è Nancy Cassalia (LIBERA Calabria) che riporta i dati del vibonese, evidenziando che la provincia di Vibo Valentia, pur essendo una delle provincie più povere della Calabria, ha una spesa procapite legata al gioco altissima sottolinea che il gioco spesso porta all’usura e quindi alla privazione della libertà ed espone il metodo di cura e le strutture adibite a tal proposito.
Andando avanti con l’analisi del sistema di cura Nancy spiega l’importanza dei Lea e la sua applicazione nel Gioco d’azzardo patologico, evidenziando l’importanza dei Sert e soprattutto a non aver paura di chiedere aiuto.
Il convegno si conclude dopo la proiezione di 2 video legati al gioco, con le domande dei ragazzi i quali si sono dimostrati attenti nell’affrontare un tema cosi sensibile.

L’auspicio del coordinamento Mettiamoci in gioco è che le nuove generazioni acquisiscano la consapevolezza che il gioco d’azzardo patologico è un problema serio da affrontare e combattere attraverso una rivoluzione culturale che parta proprio dai giovani.