Libri: “I primi passi e qualche ostacolo” di Marco De Martino

nella foto da sinistra Iannazzo, Masi, Falvo D'Urso e De Matino

nella foto da sinistra Iannazzo, Masi, Falvo D’Urso e De Matino

di Lina Latelli Nucifero

– Lamezia – “I primi due passi e qualche ostacolo” è il libro di Marco De Martino presentato da don Giovanni Masi, parroco della Chiesa del Redentore di Lamezia Terme, nel corso di un incontro “Credere è ragionevole?” organizzato dal Circolo di Riunione, presieduto da Felice Iannazzo, e moderato dalla professoressa Costanza Falvo D’Urso. L’autore si rivolge ai credenti e non credenti per dare fondamenti ragionevoli su cui basare la fede o l’ateismo e fornisce delle prove dell’esistenza di Dio illustrando i precetti cattolici della carità verso il prossimo e indica gli ostacoli che sono d’impedimento alla fede. Analizzando riferimenti storici cattolici, letterari e filosofici, l’autore induce il lettore a riflettere sul suo percorso spirituale nel quale mette in discussione il perché crede o non crede e sottolinea l’importanza del suo autoapprendimento quale stimolo a migliorare se stessi senza costringere il lettore ad avvicinarsi consapevolmente alla fede o a non credere. Nato a Salerno da madre polacca e padre italiano, l’ingegnere Marco De Martino si allontana dalla fede definitivamente a diciotto anni e dopo essersi sposato, incontra crescenti difficoltà sia familiari che di lavoro. Il suo cammino verso la fede inizia quando si pone una domanda sull’esistenza di Dio e un’altra sul significato del bene e del male ed è proprio allora che ritiene opportuno scrivere un libro sui tre passi del suo cammino verso la fede. Nel primo passo De Martino parte dalla considerazione che la ragione umana è limitata e non è in grado di rispondere a tutte le domande che l’uomo si pone, perciò « la fede e la ragione devono camminare insieme e la ragione deve essere illuminata dalla fede altrimenti non si può vivere» ha sostenuto don Giovanni Masi sottolineando «l’ ammirabile sforzo dell’autore nel cercare Dio seguendo passi nuovi che poggiano sulla Sacra Scrittura». L’amore verso il prossimo con cui si misura la nostra fede, che va vissuta, è il comandamento più grande che dimostra l’esistenza di Dio e che ci dà la misura per distinguere il bene dal male. Nel suo percorso spirituale, De Martino discute sull’esistenza dell’Universo, del male e della sofferenza umana, del valore della libertà e del libero arbitrio cercando di conciliare le affermazioni della scienza con il contenuto della Bibbia. prosegue con gli argomenti più classici come i sette comandamenti che riguardano l’amore verso il prossimo, le virtù, i vizi capitali e non risparmia neppure alcuni argomenti atti a dissipare alcune perplessità come l’affidabilità dei testi biblici soffermandosi sui principi indiscutibili della carità cristiana permeata sugli insegnamenti di Gesù come riportati nei quattro vangeli e su altri insegnamenti spirituali di santi, in genere quelli più famosi e autorevoli presenti nella Liturgia delle Ore. Le sue sono considerazioni nascono – come dichiara lo stesso autore – dalla lettura della Bibbia, quella dei cattolici con l’imprimatur, e dal Catechismo della chiesa cattolica. Molti sono gli ostacoli che intralciano il cammino verso la fede, ma, per l’autore, quello che maggiormente lo infastidisce è il comportamento di quelle categorie di persone che, pur credendo, disattendono il precetto fondamentale della carità verso il prossimo allontanando molti cristiani dalla fede.