Lamezia: “l’eredita’ du zo previta” conquista il Politeama

Hercules-CatanzaroLamezia Terme – Due ore di risate e divertimento hanno caratterizzato il quarto appuntamento della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, che ha visto sul palco del teatro “Politeama Costabile” di Lamezia Terme la commedia in vernacolo catanzarese “L’eredità do ziu previta” della compagnia “Hercules” di Catanzaro. Mattatore indiscusso il cabarettista Pietro Procopio, che ha messo in scena un adattamento della commedia brillante in tre atti di Antonino Russo Giusti, che racconta le vicende dei cugini Filippo, Vito e Nuccia Pipitone i quali, dopo la dipartita del ricchissimo zio prete, litigano in Hercules-Catanzaro-2maniera palese per la congrua eredità. Lo spettacolo, in tre atti e altrettanti cambi di scena, ha tenuto sempre alta l’attenzione del pubblico, che tra una battuta e l’altra non ha mai smesso di ridere. Spesso interrompendo i dialoghi con numerosi e fragorosi applausi. Un’esilarante versione di un classico siciliano di fine Ottocento, che il regista e attore Procopio ha reso ancora più divertente grazie alle sue pungenti e attuali battute.
Filippo Pipitone, nipote prediletto dello zio defunto, percepisce Hercules-Catanzaro-3fin da subito che il patrimonio diventerà tutto suo e per questo motivo inizia a spendere e spandere prima ancora dell’apertura del testamento. Una serie intramontabili colpi di scena hanno reso travolgente il seguito della commedia, che ha gettato dapprima nello sconforto e poi ha fatto scoppiare di felicità i personaggi per i grotteschi e improbabili accadimenti. Lieto fine d’obbligo dopo una miriade di emozioni. Trionfa il buon senso, trionfa il richiamo del sangue, trionfa l’amore. E soprattutto trionfano l’amore e i valori della famiglia.
Hercules-Catanzaro-1A conclusione della commedia, così come è ormai tradizione, Piero Procopio ha salutato il pubblico dei “Vacantusi”, regalando uno mini spettacolo di cabaret ispirato alla quotidianità delle famiglie calabresi. L’ennesimo successo, quello incassato dalla direzione artistica di “Vacantiandu” affidata a Nicola Morelli, Walter Vasta e Sarà Palumbo, confermata dalla sempre più numerosa e attenta partecipazione del pubblico, proveniente anche da fuori provincia.