Lamezia Terme – Mangiare deve diventare un gesto ecologico. E’ l’idea progetto studiata e programmata dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “ Don Milani” di Lamezia Terme e che l’hanno tradotta in pratica allestendo un luogo di scambio per eccellenza di materie, di prodotti e di saperi locali. Obiettivo promuovere un incontro tra culture diverse per produrre scambi, confronti, contaminazioni apprezzabili attraverso gusti e cibi, ma anche per scambiare e far circolare idee e saperi. Un tema affascinante che oggi pomeriggio è stato al centro del viaggio tra saperi e sapori
nell’ambito del “Festival della scienza e della letteratura” che vivrà i suoi momenti fino al sette giugno, con una serie di iniziative che vede al centro alimentazione e ambiente.
Due temi verso i quali la Don Milani da sempre ha rivolto l’attenzione, ma anche verso tematiche legate all’ambiente ed alla sua tutela, attraverso la realizzazione di diversi progetti. Quest’anno lo scopo è stato quello di favorire nei bambini un atteggiamento di rispetto e di salvaguardia dell’ambiente come risorsa di cibi sani quale garanzia di salute. Una scelta didattica, ma formativa, importante perché oggi hanno spiegato le maestre, subito dopo l’inaugurazione del “Festival della Scienza e della Lettura”, “il futuro del nostro Pianeta è in serio pericolo! Le risorse naturali si stanno esaurendo, le specie animali e vegetali si estinguono, una persona su cinque non ha di che sfamarsi, e una su sei non ha a disposizione l’acqua potabile”. Quindi agire per uno sviluppo ecosostenibile significa intervenire insieme per condividere le risorse, ridurre le ineguaglianze e tutelare l’ambiente. Da qui l’idea di impegnarsi per cambiare le nostre abitudini e ad essere solidali con gli altri, perché “tutti insieme potremmo preservare la Terra per coloro che verranno dopo di noi”. A tagliare il nastro
della mostra è stato il presidente del Tribunale di Lamezia Terme, Bruno Brattoli, accompganto dalla moglie Angela Autimi, e il dirigente scolastico, Giovanni Martello che prima hanno messo in evidenza come l’iniziativa va inquadrata come una grande vetrina e un grande palcoscenico dedicato alla natura con dei piccoli ma grandi protagonisti i bimbi impegnati nell’affrontare un tema universale con una manifestazione così importante e ricca di eventi volta a valorizzare il cibo: buono, pulito e giusto. Ed i ragazzi della Don Dilani per mettere in risalto ciò che hanno appreso nel corso dell’anno con l’aiuto delle maestre hanno allestito una mostra e dei laboratori didattici spiegando ai visitatori perché il cibo deve essere buono, pulito e
giusto. E conversando con il Presidente del Tribunale e con il Dirigente Scolastico oltre che con la responsabile della scuola, hanno spiegato che il cibo deve essere buono perché deve rispettare la nostra cultura e il nostro modo di essere. Pulito perché deve rispettare la Terra e l’ambiente senza inquinarli e sfruttarli e giusto perché riesce a dare la giusta considerazione a chi lo ha prodotto valorizzando il suo lavoro. Tra gli ospiti anche la Senatrice Ida d’Ippolito. Il messaggio che la Don Dilani con questo progetto lancia è: “Educhiamoci a fare scelte alimentari quotidiane che uniscano piacere e responsabilità!” Anche perché per molto tempo gli uomini hanno vissuto sulla Terra senza curarsi del suo equilibrio. E’ necessario sviluppare una cultura del “gusto” in grado di contrastare il processo di omologazione dei sapori, nella consapevolezza della propria identità culturale e del legame con il territorio.