“Notti d’estate” al Museo Archeologico Nazionale di Reggio

museo-reggio-calabria29Reggio Calabria – Si chiamerà “Notti d’estate” l’iniziativa del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria al via da sabato 25 giugno. Concerti, esposizioni esclusive di reperti presenti nei depositi di Palazzo Piacentini e tante altre iniziative culturali promosse per arricchire l’offerta culturale del Museo e consentire ai visitatori, attraverso percorsi suggestivi, di ammirare i nuovi allestimenti del MArRC.
Il ricco programma coinvolgerà l’orario di apertura serale della struttura, ogni sabato, dalle 20 alle 23 (con ultimo ingresso alle 22.30). Con una sensibile riduzione del biglietto di ingresso a soli 3 euro per tutti gli utenti, fatta eccezione, naturalmente, per le categorie che hanno diritto all’accesso gratuito.
«Nel solo mese di maggio abbiamo registrato più di 30.000 presenze – commenta il Direttore del MArRC Carmelo Malacrino. Segno di grande attenzione per il museo e le collezioni restituite al Paese dopo la riapertura del 30 aprile. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, da questo punto di vista, vuole essere officina di cultura. Non solo archeologica, ma che abbracci tutto il sapere, umanistico, scientifico e accademico. Preziosa si è rivelata la collaborazione con il Conservatorio “Francesco Cilea” e con il Direttore Franco Barillà, che ha scelto anche il MArRC tra i luoghi ove svolgere la stagione concertistica per l’anno in corso. Ma anche con le moltissime associazioni del territorio e le scuole della provincia che, con la riapertura, si stanno proponendo – conclude Malacrino – per contribuire alla realizzazione di una rete culturale, percepita come necessaria per la crescita della città di Reggio e della Calabria intera».
L’iniziativa “Notti d’Estate” inizia con una grande anteprima. L’esposizione, solo per la sera di sabato, dell’erma arcaistica in marmo bianco scoperta a Scalea, in località Fischija, e probabilmente pertinente agli apparati decorativi di una grande villa romana della prima età imperiale. Essa raffigura una fanciulla dalla ricca ed elaborata acconciatura, con lunghi boccoli paralleli e un raffinato nodo sulla nuca, che l’anonimo scultore realizzò nel I secolo d.C. rifacendosi a modelli greci arcaici e classici.
Da non perdere, inoltre, l’appuntamento delle 21.30 con il dott. Claudio Sabbione, per molti anni responsabile delle aree archeologiche di Crotone e Locri, nonché collaboratore per il nuovo allestimento del MArRC. Al livello B sarà illustrato il settore dell’esposizione del grande santuario locrese di Marasà, a partire delle grandi terrecotte dipinte di età arcaica fino all’imponente colonna ionica e ai noti Dioscuri marmorei.