Lamezia: Vacantiandu, pronta la nuova stagione. Sei anni di teatro, cultura e solidarietà

Sergio Tomaino, Sasà Palumbo, Nicola Morello, Paolo Mascaro e Pasquale Natrella

Sergio Tomaino, Sasà Palumbo, Nicola Morello, Paolo Mascaro e Pasquale Natrella

Lamezia Terme – Sei anni di spettacoli, beneficenza, solidarietà e cultura. È quanto ha realizzato l’associazione teatrale “I Vacantusi” che per il sesto anno consecutivo ha organizzato la rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme e della Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, in collaborazione con il club Unesco di Lamezia Terme e la Fita.
Una rassegna che in  pochissimo tempo è riuscita conquistare un pubblico sempre più numeroso, proveniente da tutta la Calabria e che ha apprezzato non solo la qualità dell’offerta culturale, ma soprattutto la valenza sociale alla base della kermesse, tant’è che il Comune di Lamezia ha concesso l’uso gratuito delle strutture e dei servizi in quanto ritenuta una manifestazione di scopo socio-solidale. La rassegna teatrale “Vacantiandu”, diretta da Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo, a differenza di tutte le altre rassegne, ha infatti uno scopo sociale e non imprenditoriale: gli incassi degli spettacoli sono stati devoluti, ogni anno, a diverse realtà sociali e scolastiche prese$nti sul territorio lametino. Dalla cooperativa sociale “Le Agricole”, costola della Progetto Sud di don Giacomo Panizza, all’associazione “Sincronia” che accoglie persone con disabilità mentali, fino ai laboratori teatrali permanenti realizzati all’interno della scuola media Pitagora, destinati soprattutto a ragazzi con difficoltà sociali e familiari. Laboratori che sono stati dedicati al piccolo Antonio Federico, scomparso prematuramente e grande appassionato di teatro, che frequentava proprio la scuola media Pitagora, il cui intento è quello di mantenere sempre vivo il ricordo di Antonio, attraverso la realizzare di una compagnia teatrale permanente a lui dedicata. Il tutto, senza dimenticare che, sempre grazie alla rassegna “Vacantiandu”, è stata realizzata un’infermeria all’interno dell’Istituto comprensivo “Perri-Pitagora”, intitolata proprio ad Antonio Federico.
Una rassegna che ha avuto un altro importante obiettivo, che è stato centrato in pieno: quello di aver portato le famiglie a Teatro, facendo avvicinare e apprezzare anche ai più piccoli il magico mondo teatrale. Il tutto, in un periodo storico della città di Lamezia Terme molto particolare, durante il quale il Comune non ha potuto realizzare alcuna rassegna teatrale per la condizione di difficoltà economica in cui si trovava e si trova ancora oggi. Le rassegne realizzate in questi anni dall’associazione “I Vacantusi” sono state infatti possibili sono grazie alla passione e all’amore dei componenti del sodalizio che, con enormi sacrifici, e grazie all’aiuto di alcuni imprenditori lametini che hanno capito l’importanza del progetto culturale e sociale di “Vacantiandu”, hanno collaborato alla realizzazione delle kermesse. La rassegna, che è stata organizzata in collaborazione con il club Unesco di Lamezia Terme, ha anche saputo valorizzare le radici della nostra terra e le ha rese sempre più palesi ai giovani.
La stessa Amministrazione comunale di Lamezia Terme, in più occasioni, non solo ha ringraziato l’associazione per il “servizio” offerto alla comunità lametina e anche al resto della Calabria, per aver portato cultura in città, in un momento di estrema difficoltà economica, ma ha voluto tributare questo riconoscimento istituzionalizzando la rassegna, inserendola nella programmazione stabile dell’Amministrazione comunale, contribuendo così ad arricchire l’offerta culturale della città e la crescita del suo territorio, soprattutto per l’indotto che produce.
Anche perché i numeri della rassegna parlano da soli: solo l’edizione dello scorso anno ha registrato la presenza di oltre 8.500 spettatori in 18 serate, 2.000 studenti nelle sei matinée dedicate alle scuole, oltre 2.500.000 persone da tutto il mondo raggiunte grazie alla pagina web, di cui 460.000 hanno interagito e commentato le serate della rassegna.
“Il successo della rassegna e la costanza del pubblico che ci ha seguito – hanno affermato i direttori artistico Morelli, Vasta e Palumbo – ci ha permesso di ottenere, oltre ad un maggiore ascolto e visibilità, anche un importane riconoscimento, donatoci dai Rotary club della Calabria, che siamo ben lieti ed orgogliosi di condividere con i cittadini che hanno seguito i nostri spettacoli. I numeri in 5 anni, da quando è nata la rassegna, sono sempre aumentati unendo senza distinzioni di sorta il pubblico di prosa con il pubblico di vernacolo”.