Libri: la Macondo meridionale di P. Sergi in “Liberandisdomini”

Catanzaro – Giornalista, storico, scrittore e ora romanziere. Esce “Liberandisdomini”, il primo romanzo di Pantaleone Sergi. Un vero e proprio “caso” letterario. A meta’ strada tra “Il Gattopardo” e “Cent’anni di solitudine”, Sergi disegna, attraverso un codice lessicografico colto e intelligibile, un mondo in cui le atmosfere del realismo magico si fondono con le ambientazioni locali creando un universo parallelo insieme lontano e vicino, veritiero e incantato, dove puo’ succedere tutto, ma lo stesso tutto puo’ rivelarsi niente, ignoto al tempo e alle geografie terrestri e come tale destinato a scomparire per sempre.
Mambrici e’ una “Macondo” del Meridione a cavallo tra Ottocento e Novecento. E’ un paese immobile nel tempo e nello spazio dove sembra non succeda niente e invece succede tutto e altro ancora. Su un palcoscenico dipinto di case miserrime si staccano le “palazziate” dei massari e i palazzi sontuosi dei notabili, fra tutti si erge quello di don Florindo, sindaco e dominus indiscusso di tutta Mambrici. Un paese sconosciuto alle carte geografiche, ma di cui si puo’ ritrovare senza difficolta’ la strada; lontano da quella Monza in cui uccidono il re, eppure abbastanza vicino per poterlo degnamente commemorare; e mentre il capo della “maffia” cerca un proprio riconoscimento e un posto tra il “nobilume” locale, le decisioni importanti vengono prese dai galantuomini riuniti in perenni conciliaboli presso la farmacia del paese, e la povera gente continua a farsi curare il corpo e la testa dalle magare coi loro intrugli e le loro pozioni. Siamo negli ultimi giorni dell’anno, un anno che segnera’ anche il passaggio di secolo. Un telegramma che annuncia un ritorno sara’ il primo di una serie di eventi che sconvolgeranno l’intero paese perche’, si sa, i telegrammi annunciano sempre disgrazie. Tali eventi – tra siccita’ e carestie, morti ammazzati e possibili epidemie di colera – riempiranno il paese dell’odore di fosforo e di morte. Mentre la retata del governo contro la dilagante malavita locale stritolera’ anche i fervori del neonato movimento socialista e il terremoto del 5 settembre 1905 soffochera’ l’intero paese, di cui nemmeno una casa restera’ in piedi, si vedranno scomparire a uno a uno i protagonisti di quegli anni e i fantasmi di questa storia che, poi fantasmi non sono. Pantaleone Sergi, storico e scrittore, e’ stato inviato speciale de “la Repubblica” nonche’ docente di Storia del Giornalismo e di Linguaggio giornalistico presso l’Universita’ della Calabria. E’ autore di numerose pubblicazioni edite, tra l’altro, da Bulzoni, Franco Angeli, Laterza, Pellegrini e Rubbettino. Questo e’ il suo primo romanzo.