Castrovillari: citta’ del festival, con l’evento etno jazz

Castrovillari – Avviato l’appuntamento che sottolinea il pieno godimento delle musiche tra interpreti e propositori d’eccezione in un viaggio suggestivo ed intenso nel quale il pubblico incontra canti di popolo fatti di storia , spirito e arte.
Così la 13 edizione di “ Suoni”, Festival Etno Jazz in programma a Castrovillari dal 22 al 29 luglio,dal carattere mediterraneoe ben contaminato di generi musicali sempre ricercati, organizzato dalla Pro Loco cittadina,si contraddistinguerà anche quest’anno con importantiperformances nei chioschi del Protoconventofrancescano e non solo,come neicorsi di musica e danza popolare nel Castello Aragonese dove è stato “acceso” ieri .
Gli eventi- suscitati da una rete di collaborazioni e rapporti a più livelli come ricorda con orgoglio il direttore artistico, Gerardo Bonifati- si tengono con il contributo del Comune di Castrovillari, della Regione, della Provincia , del Parco del Pollino e la collaborazione della Federazione Italiana Tradizioni Popolari,dei brand Ambiente- Cultura- Turismo per “Castrovillari Città Festival”, la Lega Danza Uisp, l’Ipseoa, Estadanza, l’Associazione Culturale Tradizioni Popolari “Taranta”.Una sinergia, per i presidenti della Pro Loco e del Consiglio, Eugenio Iannelli e Piero Vico, che esprimono capacità e portata dell’evento.
Insieme associazioni, organismi, istituzioni e sponsor per un percorso dai connotati pluri-espressivi e in continua evoluzione come non può che essere un buon laboratorio dell’estro dimostrato nel tempo dall’appuntamento che quest’anno riprende l’armonia dei luoghi legati alle sonorità identitarie come il manifesto di Stefano Ferrante richiama nello scatto impresso, promuovendo l’evento.
E’ la capacità della passione umana dei piùche si tramuta, all’occorrenza, inforza per muovere ed implicare, nello scenario dedicato, interpreti e pubblico in una trasportante partecipazione che, per il Sindaco Domenico Lo Polito, valorizza la territorialità sposandola con le percezioni più sensibili dell’animo umano le quali nella musica sono ridestate.